Con il Pse tornano il linguaggio della sinistra e il rosso del socialismo

Il Congresso candida Martin Schulz a presidente della Commisione Ue

ROMA – Torna il rosso,il colore del socialismo,riempie la platea del Palazzo dei Congressi dove più di tremila militanti,giunti dall’Italia e da ogni parte di Europa,partecipano al Congresso del Partito socialista europeo, diventato ora partito dei socialisti e dei democratici cui ha aderito ilPd  Rossi sono i manifesti con scritto il nome di Martin Schulz, candidato a presidente della Commissione europea ( si  pronunciano a favore  in 368, due  contrari, 44 astenuti.Rosse sono tante magliette che i delagati indossano e rossi sono anche i vestiti di tante donne,il blu elettrico,stile ministra che va di moda da noi,non trova adepte. Ma non è solo il colore a richiamare la storia del socialismo,della socialdemocrazia. Ne parlano primi ministri,, segretari dei partiti che fanno capo al Pse, in sigla originale  Pse scritta entro in quadratino rosso, dirigenti dei sindacati. Richiamano una storia centenaria,l’orgoglio di essere socialisti,il valore, oggi,delle grandi battaglia combattute in tanto anni, il significato e il valore che questa parolaia mantien ancora oggi. Il passato,la nostra storia, dicono,per guardare al futuro, “ Towards a new Europa”,Verso una nuova Europa.

Ancora in uso le parole “ compagne,compagni”

la parola “ compagni”Pensate usano ancora la parola compagni.E dai i nuovi “ ragazzi” della politica, si fa per dire,vorrebbero addirittura eliminare la parola “partito”,lasciare solo quella di “democratico”.  Della assemblea  congressuale sono protagonisti partiti fortemente strutturati che hanno riportato il Pse al governo di numerosi Paesi.Partiti i cui segretari non sono stati eletti dal primo che passa per strada perché se così fosse, oggi,non sarebbero in grado di porsi un obiettivo storico: portare alla presidenza della Commissione europea, con le elezioni del25 maggio, un leader del Pse. 

Il  gretto provincialismo del giornalismo italiano

Questo Congresso dice basta all’Europa dell’austerità. Propone una svolta democratica. Denuncia il fallimento delle politiche neo liberiste. Indica le parole chiave della svolta,le riempie di significati e di contenuti:uguaglianza, ,lavoro, fratellanza, libertà.,pace. Insomma il futuro del nostro continente dipende dall’esito della consultazione.Di passaggio sottolineiamo che il giornalismo italiano,perlomeno a vedere dagli on line,non riesce ad uscire dal suo gretto provincialismo

Matteo Renzi.Occorre abbattere lo spread sociale.

I titoli degli articoli sono tutti centrati sull’intervento di Matteo Renzi, anche l’Unità. Si mette in rilevo una frase pronunciata dal premier italiano, accolto con spirito di simpatia e fraternità, che ha assicurato i “ conti in ordine per i nostri figli”, ha detto che bisogna “ abbattere lo spread sociale”, ha raccontato che sua nonna e i suoi figli si sentono europei. Renzi se l’è cavata bene.A fronte di interventi corposi come quelli dei segretari di numerosi partiti socialisti   e socialdemocratici, di primi ministri di lungo corso,a partire da quelli  del tedesco Sigmar Gabriel, il premier italiano ha trovato l’esordio giusto, salutando Bersani, Fassino e D’Alema .

Arriva Bersani e scatta un grande applauso

In particolare Bersani al suo ingrosso in sala era stato accolto da una ovazione. Dirà ai giornalisti  che si tratta di “ un giorno storico per il Pd”. E molti sono stati gli applausi raccolti da Massimo D’Alema, ha insistito molto sulle necessità di una nuova cultura europea,un segnale della stima di cui gode in ambito  non solo europeo e la Fondazione dei partiti socialisti. europei di cui è presidente e membro dell’Ufficio di presidenza del Pse. Renzi messi in luce,come gli è congeniale, aspetti familiari ha parlato della sua Firenze, di come è diventata una grande città, dell’importanza delle città,dei territori, ha ribadito come impegni del governa la riforma elettorale, quelle istituzionali,il jobs act per affrontare il problema del lavoro,della disoccupazione,l’intervento sulla scuola. 

 

Essenziali i rapporti con le forze sociali

Ha ascoltato tanti interventi,seduto accanto a Schulz e Susanna Camusso, Gli fischieranno ancora le orecchie perché fra gli “ingredienti” della svolta, di una nuova politica europea, è stato sottolineato,il rapporto essenziale con le forze sociali, i sindacati. Non a caso si è parlato di economia sociale, si è affermata l’esigenza di dare battaglia all’uso della libera circolazione dei lavoratori per favorire lo sfruttamento, un vero e proprio dumping sociale,così come sono stati respinti gli attacchi alla contrattazione.ai diritti 

Una Europa forte, che parli al mondo,promuova la pace

Si è detto  di  una Europa forte, socialmente equa e democratica, che parli al mondo,promuova la pace,la democrazia,la prosperità. Martin Schulz, concludendo il Congresso usa il linguaggio della  chiarezza: “ Dobbiamo ridurre il divario fra ricchi e poveri. Lamia priorità sarà l’occupazione,nei prossimi cinque anni voglio sentire le persone dirmi: “ Sì, abbiamo trovato lavoro,il lavoro non è  solo una questione economica. E’ una questione di dignità.”

 

D’Alema.il futuro della Ue nelle mani dei cittadini

Con il congresso si apre di fatto la campagna elettorale. In tanti Paesi ci sono già i capolista,hanno preso la parole, si sono incrociate esperienze,linguaggi, dall’inglese,allo spagnolo,al francese, al tedesco, dal bulgaro  al greco, dall’irlandese a quello degli slovacchi con quale parole di italiano, in omaggio a Roma.Da noi si deve ancora partire e già si sa che non sarà facile comporre le liste.  Nichi Vendola che assiste al Congresso,Sel voterà per Tsipras,  dice:”Io in terra di mezzo fra Tsipras e Schulz spero in sinistre unite”. Stefano Fassina aveva affermato: “ Renzi e Schulz ascoltino Tspiras”. “ Mai come oggi, aveva detto D’Alema, nel suo intervento, il futuro della Ue è nelle mani dei cittadini. La Commissione Ue con Schulz dovrà cambiare le cose.”  .Per il Pd, davvero una prova del fuoco. Recuperata l’identità con l’adesione al Pse,ora ,da subito,c’è il che fare,quale partito,.come strutturarlo, come recuperare la partecipazione degli iscritti,dei militanti,senza i quali non si vincono le elezioni. 

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