Fiumicino, in 1 giorno 150mila passeggeri. Adesso c’è chi dirà che la crisi è finita

ROMA –  Quanto divulgato oggi dalle agenzie di stampa lascia un po’ attoniti. Ieri all’aeroporto di Fiumicino sarebbero transitati ben 150 mila passeggeri in un giorno solo. Altri riportano boom di turisti a Roma.

Un vero record storico lanciano le agenzie. Tuttavia, la notizia al di là dei numeri, cela un messaggio che sa di vera e propria propaganda, ovvero quella che probabilmente vogliono sentirsi dire tutto, che la crisi è finita. D’altra parte se tutti questi passeggeri transitano significa che il soldo gira e che l’economia nel trasporto aereo è ripresa, alleanza Alitalia Etihad compresa con tanto di esuberi.

Peccato però che nessuno riporti chi abbia divulgato la notizia. L’Enac, Aeroporti di Roma o chissà chi e per quale ragione. Per ora non è dato a sapere. Eppure lo scorso anno sempre nel mese di agosto lo scalo di Fiumicino registrava un traffico passeggeri pari a3.782.842. Nessuno ha tuttavia usato toni trionfanti. Peraltro, se il traffico fosse da record,  ci sarebbe anche da  spulciare i costi dei biglietti e le offerte vacanza, che solitamente sono soggetti ad una riduzione rispetto ai prezzi che precedono il Ferragosto.

Ma non è tutto. Le incongruenze in un’Italia sempre più in crisi e sempre più illusa di vedere spiragli all’orizzonte sono all’ordine del giorno. Oggi ad esempio la notizia della proposta del sindaco di Forte dei Marmi, Umberto Buratti, che addirittura ha chiesto al ministro Stefania Giannini  di posticipare l’inizio delle scuole in modo da recuperare “una stagione turistica disastrosa”.

Non è nuovo a queste proposte il primo cittadino della località versiliese, ma questo significa che la crisi c’è, la gente – come hanno divulgato diverse associazioni che studiano i fenomeni socio economici –  in vacanza non è andata,  incognita del maltempo a parte. Allora perché divulgare notizie così contrastanti tra loro? Sarà sempre la solita Italia divisa in due tra ottimisti e realisti? Di sicuro gli italiani non si fanno più abbindolare dagli scoop sensazionalistici.

D’altra parte con l’attuale presidente del Consiglio continua l’era delle promesse mancate. Da chi diceva che la crisi non esisteva perché ristoranti e aerei erano pieni, a chi ci avrebbe portato fuori dalla crisi con tanti sacrifici e lacrime alla Fornero, a chi vedeva spiragli e, non ultimo, chi promette di portare non solo l’Italia, ma l’Europa intera fuori dalla crisi. Il pericolo è che quando apriremo tutti gli occhi forse sarà troppo tardi.

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