Scioperi. Alesse chiede altre sanzioni. Se continua così dovrà cercarsi un altro lavoro

ROMA – Leggiamo sui media, ormai senza molto stupore, le nuove dichiarazioni di Roberto Alesse, che in audizione in Senato chiede ulteriori e più pesanti sanzioni nei confronti dei lavoratori per contrastare quelli che lui chiama ‘scioperi selvaggi’.

A prescindere dal fatto che, in qualità di Presidente della Commissione di Garanzia Sciopero, dovrebbe sapere che tali sanzioni purtroppo già esistono. Alesse, dovrebbe soprattutto ricordare, qual è il suo ruolo e dunque evitare di invadere ambiti che non gli competono. Per quel che ci riguarda la discussione parlamentare in merito alle nuove ipotesi di ‘regolamentazione’ dello sciopero dimostra che in questo Paese c’è ormai un deficit enorme di democrazia. Le proposte di legge, praticamente simili, di Sacconi e di Ichino prevedono infatti di trasformare un diritto costituzionale soggettivo del lavoratore in una prerogativa del sindacato e, come tale, riservarlo soltanto a chi ha una soglia di rappresentatività fissata per legge.

Questo è uno dei principali aspetti che illustreremo nell’audizione in Senato, alla quale siamo stati invitati come USB nei prossimi giorni. Se quelle ipotesi diventassero legge, Alesse dovrebbe però preoccuparsi di trovare un altro posto di lavoro, perché in molti casi nei servizi pubblici sarebbe quasi impossibile scioperare. Alla faccia della democrazia e della costituzione italiana.

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