Teatro Parioli. Patres. Scelta di qualità nella rassegna Primo Sale. Recensione

Un Telemaco calabrese tra speranza e disperazione nella visione di Saverio Tavano per il secondo spettacolo della rassegna PRIMO SALE

ROMA _ C’è dell’angoscia e della disperazione nell’attesa provocata da un giovane figlio non vedente, orfano di madre, che attende davanti all’orizzonte del mare il ritorno del padre pescatore. Un’attesa che ogni volta dura anni e la cui distanza è colmata solo dall’immaginazione della vita e dell’avventura, tastata su un modellino di battello che circumnaviga un mappamondo i cui soli luoghi sconosciuti sono la Calabria, il mar Tirreno e qualche luogo del Mediterraneo filtrato dai racconti del genitore.

La genuina e toccante interpretazione del Telemaco nostrano di Gianluca Vetromilo in “Patres”, in scena in questi giorni al Teatro Parioli Peppino De Filippo, ci fa scoprire – nonostante la tragedia personale innata del suo personaggio – un mondo di possibilità dettate dal cuore, ed è un’autentica prova di drammaturgia d’attore nonché perfetto contrappunto alla violenta disperazione di un padre che ha perso le speranze nelle sue spedizioni marittime e non le ritrova neanche davanti alla delicata concitazione del figlio sul senso della vita.

Dario Natale è l’acerrimo genitore che si ricatapulta – a singhiozzo negli anni – nella stessa terra ostile che nutre la sua menomata creatura e che tiene il sangue del suo sangue legato ad una corda per non farlo fuggire – solo, in compagnia di un invisibile e spesso fuggitivo cagnetto di nome Argo – paventandogli un mondo, quello vissuto su una barca alla ricerca dell’ignoto, che anziché terrorizzarlo, lo sprona a resistere. Non è Godot che aspetta il ragazzo, ma un padre reale che tuttavia non è in grado di trasmettergli emozioni ma solo azioni di una vita monotona, solitaria, lontana ma non percepisce che, così facendo, non allontana il suo erede ma rinforza la sua volontà di rischiare e mettersi in gioco perché – come accenna l’autore e regista di questa riuscita drammaturgia di parola ora trasformata in uno spettacolo carico e deciso, Saverio Tavano – “ereditiamoilniente,manonproveniamodalniente,occorrequindirecuperareilnostroscartocolpassato.” E se, come Goethe, l’eredità stainunmovimentodiriconquista e veroeredeèunorfanoacuinessunogarantirànulla, il lettore/spettatore esce da questa performance arricchito di speranza, perché la forza – questo il messaggio che siamo riusciti a cogliere divorandone ogni atto interpretativo nella propria intensità e scorrevolezza –  scaturisce dai più deboli, ma cresce ogni giorno, anche nell’impossibilità di mettere in pratica certe azioni, come fosse una gioiosa avventura parallela a quello che ci riserva l’esistenza nella sua problematicità quotidiana.

Scena scarna e simbolica giocata sul palcoscenico; attori espressivi e vocalmente penetranti nella loro potenza immedesimativa, direzione scenica curata soprattutto nelle distanze prossemiche che rendono dinamica e ritmata l’azione inseguita dalle parole. Continua così la scelta di qualità operata in giovani compagnie italiane da Giulio Baffi per la rassegna Primo Sale, che va avanti con altre proposte fino al 24 ottobre.

Teatro Parioli Peppino De Filippo

Via Giosuè Borsi, 20 – 00197 Roma 

Sito Ufficiale: www.teatropariolipeppinodefilippo.it

Pagina FB: www.facebook.com/teatropariolidefilippo

Twitter: @ParioliTeatro

PRIMO SALE

rassegna teatrale di artisti emergenti

a cura di Giulio Baffi

Scenari Visibili

PATRES

regia e drammaturgia Saverio Tavano

tecnica Pasquale Truzzolillo

con  Dario Natale, Gianluca Vetromilo

I prossimi spettacoli di PRIMO SALE:

16-17 ottobre 2015 ore  21:00

LA MONACA DI MONZA

di Giovanni Testori

Regia e Interpretazione Yvonne Capece e Walter Cerrotta

20-21 ottobre 2015 ore  21:00

IL CONTRATTO di Eduardo De Filippo 

regia Pino Carbone

con Claudio Di Palma, Anna Carla Broegg, 

Andrea de Goyzueta, Giovanni Del Monte, 

Francesca De Nicolais, Carmine Paternoster, Fabio Rossi

23-24 ottobre 2015 ore  21:00

I Due della Città del Sole

in collaborazione con Sus Babi Teatro

IL DUELLO

di Matilde D’Accardi

Tratto dall’omonimo romanzo di Joseph Conrad

regia Alessandro Marmorini

musiche originali Francesco Leineri

con  Michele Lisi, Carlotta Mangione, Alessandro Marmorini, Davide Paciolla

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