Raddoppio dell’aeroporto di Fiumicino. Una speculazione faraonica

ROMA –Aeroporti di Roma, che ha avuto il rinnovo della concessione per 44 anni, è stata privatizzata nel 2000 dal governo D’Alema.

Dopo varie vicissitudini finanziarie, poco chiare,  è stata acquisita da Gemina, a sua volta detenuta dalla famiglia Benetton, ( attraverso la società Sintonia che controlla la Investimenti e Infrastrutture  che a sua volta controlla Gemina ). Sintonia è anche il maggiore azionista di Atlantia SpA una holding company attiva nel settore delle infrastrutture ( autostrade, aeroporti).

La famiglia Benetton, attraverso la Edizioni Holding ha anche acquistato 3300 ettari di una delle  più grandi aziende agricole d’Italia: la Maccarese ( da sempre azienda pubblica, anch’essa privatizzata di recente ) confinante con l’aeroporto, per 93 miliardi di vecchie lire.  Il progetto Fiumicino due raddoppia l’attuale area aeroportuale invadendo 1300 ettari di Maccarese.

Il piano di investimenti prevede 6 piste, alberghi, un centro commerciale, sale convegni, ristoranti e un trenino elettrico che collegherà le aerostazioni. 

E’ previsto che nel 2044 transitino su Fiumicino 100 milioni di passeggeri e si creino 100.000 posti di lavoro, diretti e  altri 150.000 indiretti, per un totale di 250.000 occupati.

Inoltre sono in progetto un raccordo autostradale che collegherà l’Aurelia con la bretella Firenze – Napoli, per meglio servire l’aeroporto; il porto turistico di lusso a Fiumicino paese e il raddoppio di quello di Ostia.

Il governo Monti cedendo alle pressioni di Gemina ( della famiglia Benetton), ha sottoscritto come ultimo atto, prima delle dimissioni,  il Decreto del Presidente del Consiglio dei ;Ministri ( DPCM) del 21 Dicembre 2012 con il quale autorizza l’Enac ( Ente Nazionale Aviazione Civile)  a stipulare  il contratto di programma con Aeroporti di Roma per il raddoppio dell’aeroporto di Fiumicino.

I perchè del fronte del NO

Il primo effetto del faraonico progetto di Fiumicino due sarà l’esproprio dei terreni per  il raddoppio dell’aeroporto.  1300 ettari di terreno agricolo saranno espropriati dallo Stato ad un prezzo triplo del valore. Questa manovra frutterà alla famiglia Benetton l’intero ammontare del loro investimento per l’acquisto di tutti i 3300 ettari di Maccarese.

 Stranamente  l’Agente incaricato degli espropri è la stessa Aeroporti di Roma.

Anche se l’ampliamento di Fiumicino non venisse attuato, sui terreni espropriati Aeroporti di Roma potrebbe comunque costruirci un mega centro commerciale e fieristico, vero affare per i Benetton. Il DPCM del 21 dicembre 2012, firmato da Mario Monti, infatti autorizza AdR ad avviare gli espropri a partire già dal 2014 e a terminarle entro il 2019, cioè ben prima non solo di aver presentato il progetto definitivo al Ministero dell’Ambiente ed aver acquisito  tutte le necessarie autorizzazioni e pareri (VIA, VAS, ecc) previsti dalle normative nazionali ed europee, ma addirittura ancora prima di sapere se la condizione stabilita dal Contratto di Programma sarà stata raggiunta. Secondo l’Accordo di Programma infatti ADR potrà passare alla fase del raddoppio se e solo se nel 2021 avrà raggiunto i 51 milioni di passeggeri all’anno. Questo ‘anticipo’  è fuori da ogni logica. 

 Assurdo è anche il sistema di penalizzazioni. Nell’accordo di programma è previsto che, in caso di mancata realizzazione dell’opera, per qualunque motivo, Aeroporti di Roma riceva un indennizzo, rapportato allo stato di avanzamento dei lavori, in base al “ mancato guadagno” ( calcoli che dovranno essere fatti dalla stessa AdR).  Così oltre a poter comunque costruire un centro fieristico commerciale al posto dell’ampliamento dell’aeroporto, i Benetton riceverebbero anche un indennizzo.

La spesa prevista è di 12,5 miliardi di euro per la realizzazione di Fiumicino Sud                     ( ammodernamento dell’attuale infrastruttura)  e per Fiumicino Nord ( il raddoppio ).

Inoltre sono previsti altri 5,5 miliardi di euro per le infrastrutture di connessione con l’aeroporto ( strade, ferrovie, autostrade, ecc.). In tutto 18 miliardi di euro.

 Un investimento doppio rispetto a quello del ponte sullo stretto di Messina. E’ la seconda grande opera dopo la TAV, solo che la TAV è finanziata anche con fondi Europei.

 Fiumicino due   viene finanziato, in buona parte, dallo Stato con le tasse aeroportuali, aumentate di 10 euro a passeggero. Sono diventate le più alte d’Europa.

Ma non basta. Ogni anno, sulla base di studi previsionali, le tariffe aeroportuali potranno essere aumentate da Aeroporti di Roma in automatico, sulla base di indici e fattori da essa stessa elaborati; con un meccanismo perverso: se il traffico passeggeri è previsto in aumento, potrà aumentare le tariffe per adeguare le strutture al fabbisogno; ma anche nel caso di riduzione di passeggeri superiore al 5 % Aeroporti di Roma potrà aumentare le tariffe per compensazione.

Ci sarà una colata di cemento di 1300 ettari che devasterà la Riserva Statale del Litorale Romano e che distruggerà i terreni agricoli, faticosamente sottratti alle paludi. Senza contare la bretella di collegamento autostradale il Corridoio Tirrenico Sud, il porto di lusso di Fiumicino e il raddoppio del porto turistico di Ostia, ambedue già sotto inchiesta giudiziaria per problemi di mafia e di corruzione ; tutte opere interconnesse all’interno di un progetto: quello del secondo polo turistico.

I 250.000 posti di lavoro sono una fandonia madornale. Attualmente  l’aeroporto di Fiumicino che ha un traffico di 36 milioni di passeggeri da lavoro a 30.000 persone, comprese amministrazioni statali e indotto.

Aeroporti di Roma  occupa 2500 dipendenti di cui 850 precari. Nonostante l’aumento del traffico aereo ha messo in cassa integrazione circa 850 lavoratori. Ha diviso in pezzi l’azienda e li ha venduti a terzi, ultimo il duty free shop. Ha ceduto, in maniera scandalosa, perfino settori chiave per il funzionamento dell’aeroporto, come l’assistenza a aeroportuale e le merci, perché soggetti a concorrenza e quindi più problematici. Si concentra solo su quelli più redditizi: primo fra tutti il settore commerciale ( affitti e royalty per i negozi, pubblicità ecc. ) che rappresenta circa il 70% dei bilanci dei gestori aeroportuali.

Il traffico aereo non potrà aumentare a dismisura per motivi di sicurezza : tra un aereo e l’altro devono esserci  debite distanze di spazio e di tempo. Già oggi molti ritardi sono dovuti alla congestione del traffico aereo . Ad Agosto 2012, periodo di massimo traffico, ci sono stati 29127 movimenti di aeromobili, circa 939 al giorno. 

  Altri aeroporti Europei hanno 50 -60 milioni di passeggeri e solo due o massimo quattro piste.  L’aeroporto di Londra Heatrow, ad esempio,  movimenta all’incirca lo stesso numero di voli ma con aerei di più grande portata, e riceve 70 milioni di passeggeri con due sole piste 

La costruzione e l’utilizzo di aerei  di grande portata ( 600 – 800 passeggeri) limiterà il traffico aereo.

L’anomalia di Fiumicino è che vi atterrano molti voli low-cost ( unico hub  in Europa). Questa anomalia avrebbe dovuto essere  sanata con la costruzione dell’aeroporto dedicato a questi voli ( a Viterbo o a Frosinone); quindi ci sarebbe stato un ulteriore calo di traffico, su Fiumicino. Lo sviluppo del traffico aereo per lo più è conseguenza dell’aumento dei voli low-cost. Invece con una decisione a dir poco azzardata il governo Letta, il 5 Settembre 2013,  ha proposto il declassamento a city airport dell’aeroporto di Ciampino e lo spostamento di tutti i voli  ( low cost) su Fiumicino. In pratica  un “ favore” ai Benetton  per giustificare il raddoppio dell’aeroporto di Fiumicino, a danno dei voli di linea ( per concorrenza sleale), in particolare di Altalia, già sull’orlo del fallimento. La questione dei low cost è cruciale perché la possibilità per AdR di passare alla fase di realizzazione del secondo aeroporto di Fiumicino, come previsto dal DPCM del 21 dicembre 2012, sta tutta nel raggiungimento di 51 milioni di passeggeri al 2021. Condizione che è enormemente facilitata dal trasferimento dei low cost: come è illustrato dal fatto che attualmente il volume di traffico a Fiumicino è di 36,7 milioni di passeggeri/anno, di cui 5,7 milioni sono già oggi di passeggeri low cost; ciò nonostante e malgrado questo forte contributo dei low cost, nel corso di questi ultimi anni il volume di traffico a Fiumicino è diminuito.

Il raddoppio di Fiumicino avviene senza un piano nazionale dei trasporti; nel caos più totale; dove ogni aeroporto fa concorrenza all’altro; l’alta velocità delle ferrovie fa concorrenza al trasporto aereo; le compagnie low-cost fanno concorrenza a quelle tradizionali e si fanno concorrenza fra loro. Un  “ mercato “ senza regole, dove regna sovrana la speculazione. Chi ne paga i prezzi sono i lavoratori che vengono precarizzati, licenziati e cassaintegrati; i passeggeri che hanno un servizio sempre peggiore ;  e la popolazione che paga con le tasse.

 L’aeroporto di Fiumicino può espandersi ed essere razionalizzato senza invadere Maccarese. Anche il Comitato Fuori Pista non si oppone alla riorganizzazione e ristrutturazione delle attuali infrastrutture aeroportuali previste dal Progetto Fiumicino Sud che ha appena ottenuto la VIA – perché esse avvengono all’interno dell’attuale sedime. Tali opere potranno soddisfare nel 2021 una domanda di 51 milioni di passeggeri/anno, che con alcuni accorgimenti tecnici potranno raggiungere i 70 milioni.  Altri aeroporti Europei hanno 50 -60 milioni di passeggeri e solo due o massimo quattro piste.  L’aeroporto di Londra Heatrow, ad esempio,  movimenta all’incirca lo stesso numero di voli ma con aerei di più grande portata, e riceve 70 milioni di passeggeri con due sole piste 

 L’aeroporto di Fiumicino ricade su un terreno argilloso, e già  nel 1961 una apposita COMMISSIONE PARLAMENTARE DI INCHIESTA espresse seri dubbi sulla scelta del suolo su cui era stato edificato l’aeroporto. Sono gli stessi sui quali ricadrebbe il raddoppio del Leonardo da Vinci: terreni sotto il livello del mare, che prima della bonifica erano ricoperti dallo Stagno di Maccarese.

 Hanno espresso perplessità rispetto alla realizzazione dell’opera, già solo per Fiumicino Sud: il WWF – ITALIA NOSTRA – IL FAI – LA LIPU  con lettera del 18 febbraio 2012 indirizzata a vari ministeri.

  L’ ANCI ( Associazione Nazionale Comuni Italiani) si è recentemente espressa contro il raddoppio dell’aeroporto e il trasferimento dei voli low-cost  da Ciampino a Fiumicino.

 E’ stata recentemente riparametrata la Riserva Statale del Litorale Romano: MINISTERO DELL’AMBIENTE- REGIONE LAZIO – COMUNE DI FIUMICINO -COMUNE DI ROMA – E LA COMMISSIONE DI TUTELA DELLA RISERVA hanno esteso la zona 1        ( di tutela assoluta) nell’area di espansione dell’aeroporto; mettendo vincoli più stringenti. 

IL CONSIGLIO COMUNALE DI FIUMICINO con delibera n. 27 del 30/7/2013 si è espresso contro il progetto di espansione dell’aeroporto sui terreni di maccarese; contro il trasferimento dei voli low-cost su Fiumicino; a favore del potenziamento dell’attuale infrastruttura.

Il presidente della Regione Lazio, Zingaretti, Il Sindaco di Roma Marino e il Sindaco di Fiumicino Montino si sono dichiarati contrari al progetto di Fiumicino due e contro il consumo dei suoli.

 ASSAEREO, L’ASSOCIAZIONE DI CONFINDUSTRIA dei vettori e degli operatori del trasporto aereo , ha presentato ricorso al Tar del Lazio contro la delibera con la quale si è dato vita all’accordo di programma tra Enac e AdR.; in particolare contro il sistema di adeguamento tariffario che per legge dovrebbe avvenire dopo l’entrata in funzione delle nuove opere.

 E’ stato presentato un RICORSO ALLA COMMISSIONE AMBIENTE DELL’UNIONE EUROPEA da parte del COMITATO FUORI PISTA, per denunciare sia la violazione di principi fondamentali, sia di tipo procedurale ( la mancata Valutazione Ambientale Strategica: VAS ), sia nel merito della tutela del territorio e dell’ambiente.

Il territorio del litorale Romano è soggetto a numerosi vincoli: idrogeologico – archeologico – ambientale – demaniale.

Quali pericoli incombono?  Il primo è che all’atto degli espropri per un decreto presidenziale DPR 616/77 di fronte ad un’opera di interesse nazionale ci possa essere automaticamente il CAMBIO DI DESTINAZIONE D’USO DEI TERRENI; però  i vincoli della Riserva sono sovraordinati rispetto al Piano regolatore.. Il secondo è che un INTERVENTO DEL GOVERNO, attraverso un Conferenza di Servizi, POSSA TOGLIERE QUESTI VINCOLI. Il terzo è che con L’ABOLIZIONE DELLE PROVINCE vengano meno una serie importante di controlli.

 Fiumicino due, in pratica, servirà soltanto a costruire un enorme centro commerciale e fieristico, che arricchirà la famiglia Benetton, sia che l’opera venga realizzata sia che non venga realizzata.

Il progetto ricade su una zona di grande valore naturalistico, archeologico e agricolo, che verrà devastata da questa opera faraonica quanto inutile. Ciò è reso possibile perché il governo Berlusconi  ha dichiarato Fiumicino due un’opera strategica per la nazione.

Il raddoppio dell’aeroporto intercontinentale di Fiumicino rischia di essere una tra le più grandi speculazioni finanziarie degli  ultimi anni in Italia.

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