Parma. Flussi elettorali: del Pdl e dal Centro i voti a Pizzaroti

ROMA – Come sempre accade le elezioni, siano amministrative che politiche, lasciano sono oggetto dei più svariati commenti.

Naturalmente gli esponenti dei partiti cercano di tirare l’acqua al proprio mulino anche quando il compito è difficilissimo. Nei talk show se ne sentono di cotte e di crude, tanto che anche chi ha perso,pur dichiarandolo, spiega che è stato un successo. Misteri dei politologi. Ci sono anche i “ candidi” quelli  che se gli chiedi da dove provengono i voti ti rispondono dai cittadini. Certo ma visto che ci sono campagne elettorali ai cittadini vengono date indicazioni, i partitio o le coalizioni chiedono loro un voto. Oppure possono dire votate chi vi pare fuorché quel candidato. Ci sono poi i nuovi media, i commenti che girano sul web. Ognuno dice la sua.  C’è un sistema, scientifico per quanto è possibile in caso di votazioni, che viene totalmente ignorato dai media.  E’ quello dei flussi elettorali che indicano gli orientamenti degli elettori, gli spostamenti. Particolarmente interessanti nel caso di ballottaggi, come quelli che si sono avuti nei giorni scorsi. I due candidati partono con una loro dote, individuale o di coalizione, poi devono portare questa dote oltre il 50%. Se si guarda bene la “ dote” di partenza dei  due candidati che si confrontano, la si mette a confronto per esempio con i risultati ottenuti in precedenti elezioni dai rispettivi partiti, si capisce come, per esempio un candidato anche se ha ottenuto il 48% dei voti al primo turno può essere sconfitto. In particolare ciò avviene quando il quadro politico è frammentato, si presentano liste civiche, molto spesso “ false” cioè collegate in realtà a questo o quel partito che kin questo modo pensa si sgraffignare qualche  voto, di clientela spesso.

In questa tornata elettorale ha fatto notizia il risultato elettorale ottenuto dalle liste del Movimento 5 Stelle già al primo turno e  poi nei ballottaggi.La vittoria a Parma del grillino Pizzarotti contro il candidato del centrosinistra, Bernazzoli,  ha tenuto banco in tutti i commenti. Ed è giusto che sia così. E’ la notizia, come l’uomo che morde il cane, si spiega ai principianti giornalisti. Motivo di discussione, di polemica il fatto che al neo sindaco siano arrivati voti dal centrodestra, dalla parte di chi ha responsabilità della disastrosa situazione del Comune  Prima negato poi ammesso da esponenti del Pdl come Gasparri e Gelmini, negato da Pizzarotti.

 

L’analisi del voto  dei ricercatori dell’Istituto Cattaneo

Ecco allora il valore dei numeri, dei flussi , non per aprire polemiche, dibattiti astratti. Il voto è quello che conta  che fa vincere o perdere. L’Istituto Cattaneo è fra quelli più noti e attendibili in merito ad analisi dei risultati elettorali. Ha prodotto un’analisi del voto in alcune città fra cui Parma, rilevando i flussi elettorali fra il perimo e il secondo turno, gli “interscambi di voto-affermano i ricercatori dell’Istituto-avvenuti fra i partiti nel corso di due elezioni successive Si tratta di stime statistiche, e quindi di misure affette da un certo margine di incertezza: ma comunque possono essere considerate come quelle meglio compatibili con i risultati emersi da tutte le sezioni elettorali delle città analizzate, sezioni che rappresentano la base empirica sulla quale le nostre stime sono condotte “ Le analisi, precisa la nota dell’Istituto, sono effettuate «su elettori» e non «su voti validi», al fine di poter includere nel computo anche gli interscambi con l’area del non-voto (astenuti, voti non validi, schede bianche). I flussi fra I e II turno dei voti ai candidati alle elezioni comunali 2012 sono stati riassunti  in tre tabelle.

La tabella 1 presenta i flussi elettorali su 100 elettori complessivi, riportando solo i flussi di entità pari o superiore al mezzo punto percentuale. Questa tabella ci fornisce il quadro complessivo degli scambi elettorali fra i partiti e le liste (risponde per esempio all’interrogativo: su 100 elettori complessivi, quanti sono quelli passati dal voto per Ubaldi , già sindaco ,sostenuto ora dall’Udc  e da una lista civica,al voto per Pizzarotti .). Per il neo sindaco hanno votato gli elettori di Buzzi, candidato del Pdl, escluso dai ballottaggi, già vicesindaco nella giunta cacciata a forza dai cittadini
La tabella 2 presenta i flussi elettorali in percentuale sugli elettorati dei singoli partiti del 2010 (risponde all’interrogativo: 100 elettori di Ubaldi al I° turno, come hanno votato al secondo turno?)

Bernazzoli  ha mantenuto i voti del centrosinistra

La tabella 3 presenta i flussi con riferimento alla loro destinazione (risponde all’interrogativo: da dove provengono 100 voti al candidato Pizzarotti?)   I risultati della ricerca vengono così riassunti “ Dalla tabella 1- è  scritto nella nota dell’Istituto Catteneo si può vedere che il candidato del Movimento Cinque stelle Pizzarotti ha preso voti da elettori che avevano votato tutti gli altri candidati, fatta solo eccezione per quelli che avevano votato Bernazzoli, il candidato di centro-sinistra. Quest’ultimo non è riuscito a catturare alcun consenso da quanti non lo avevano votato al I° turno.

La capacità del candidato del Movimento 5 stelle di mobilitare gli elettori che al primo turno avevano votato per altri candidati emerge con chiarezza anche dalla tabella 3: su 100 voti a Pizzarotti, solo 1/3 è dovuto a elettori che lo avevano votato al I° turno; il restante 2/3 è dovuto a elettori che avevano votato diversamente, in primis Ubaldi (area di centro) e Ghiretti (area civica). Anche una certa quota di elettori che si erano astenuti al I° turno lo hanno votato: probabilmente elettori critici verso il sistema dei partiti riconquistati al voto dalla possibilità di successo di un candidato alternativo alla politica tradizionale. Sul fronte opposto il candidato di centro-sinistra Bernazzoli non cede consensi a Pizzarotti.

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