Senato. Arriva il primo sì alla riduzione dei parlamentari

ROMA – La Commissione Affari Costituzionali del Senato ha approvato la prima parte della riforma istituzionale che prevede il taglio del numero dei parlamentari. In base al testo licenziato dalla Commissione di palazzo Madama, i deputati dovrebbero passare da 630 a 508, inclusi gli eletti all’estero, e i senatori da 315 a 254, inclusi i 4 eletti all’estero.

 La commissione ha approvato i primi due articoli del testo messo a punto dalla maggioranza che modificano rispettivamente gli articoli 56 e 57 della Costituzione. A maggioranza sono stari respinti gli emendamenti che erano stati presentati dalla Lega e dall’ Idv. Oggi si eleggono 618 deputati in Italia e 12 all’estero, domani con la riforma, se passa, si eleggono 500 in Italia e 8 all’estero. Al Senato, oggi si eleggono 309 senatori in Italia e 6 al’estero, con la riforma 250 in Italia e 4 all’estero. «Per ora l’accordo Abc tiene», sottolinea Enzo Bianco, capogruppo Pd in prima commissione, a margine dei lavori che andranno avanti per tutta la giornata. «Se regge questo atteggiamento – sottolinea Bianco – si passa finalmente da enunciazioni di principio a un serio impegno per cambiare la Costituzione». «Con questo accordo – conclude Bianco – in Europa ci collochiamo al secondo posto nel rapporto tra eletti e cittadini, solo dopo la Germania».

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