Ilva, nessuna tutela per la salute. Il governo viola la Costituzione

Bonelli: “Le parole di Monti sono una presa in giro”

ROMA –  “Nel decreto del governo su Taranto non c’è nulla per difendere la salute”. Lo dichiara il Presidente dei Verdi Angelo Bonelli. “Le parole del Presidente del Consiglio Mario Monti  – continua l’ambientalista – (‘non ci siamo dimenticati di Taranto’) suonano come una presa in giro visto che, a quasi due mesi dal sequestro degli impianti, ancora oggi non c’è stato nemmeno un provvedimento a difesa di chi si ‘ammala’ e ‘muore’ a causa dell’inquinamento”.

“Gli interventi contenuti nel decreto e nel Protocollo d’Intesa nulla hanno a che fare con le bonifiche che servono alla città. Per la bonifica del quartiere Tamburi (dove ancora oggi si aspettano i 50 milioni previsti in un precedente protocollo d’intesa) sono stati stanziati solo 8 milioni di euro: una cifra ridicola se si pensa al dramma di chi vive a pochi metri dai veleni del Polo siderurgico. Perché nel decreto non c’è una parola sulla messa in sicurezza della falda che è un obbligo di legge?”.

“E’ ormai evidente che il governo fa il tifo per l’azienda e che non intende stanziare un euro per promuovere la conversione ecologica di un modello produttivo alla diossina e per difendere la salute dei cittadini di Taranto che si ammalano e muoiono a causa dell’inquinamento – precisa Bonelli -. Monti e i suoi ministri su Taranto stanno violando la Costituzione che tutela in modo rigido e stringente il diritto alla vita e alla salute: diritti che, a giudicare dai provvedimenti, non rientrano fra le priorità del governo”.

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