Vertenza Alcoa. è giallo. Chi boicotta la vendita?

CAGLIARI – “Non è impossibile trovare interlocutori interessati all’acquisto di Alcoa” Questo il commento del Presidente della Regione Sardegna Ugo Cappellacci, dopo che alcune voci vicine all’esecutivo hanno fatto trapelare l’interesse della Klesch all’acquisizione dell’impianto di alluminio di Portovesme.

Sembrerebbe una buona notizia dopo la dichiarata manifestazione di interesse della Glencore. In realtà i tecnici della Klesch hanno effettuato il sopralluogo degli impianti Alcoa nel mese di maggio e parrebbe che l’8 luglio l’azienda svizzera, come la Glencore, abbia inviato al Ministero dello Sviluppo Economico, la sua manifestazione di interesse per l’acquisizione dell’impianto. “Evidentemente qualcuno si è tenuto nel cassetto per ben due mesi questa lettera” afferma in una nota diffusa ieri il Presidente della Regione. Si tinge di giallo quindi la vertenza Alcoa. Chi sta boicottando il passaggio dell’azienda ad un altro soggetto? Fra l’ipotesi di complotto o di cattiva gestione della vertenza,  si inserisce il destino dei 500 lavoratori Alcoa e delle imprese d’appalto. I tre lavoratori che da tre giorni si trovano asserragliati sul silos a 70 metri d’altezza continuano la loro battaglia fra mille difficoltà. Ieri uno di loro, cardiopatico, ha accusato un forte malore ed è stato visitato da un medico. Domani è previsto l’incontro al MISE fra governo e Glencore e forse i rappresentanti della Regione Sardegna. Sul tavolo della trattativa tre condizioni inderogabili: prezzo dell’energia allineato ai competitori europei, il potenziamento delle infrastrutture ( di responsabilità della Regione) e la riorganizzazione dell’impianto per una maggiore produzione e risparmio. Tutto ancora da stabilire a pochi giorni dall’incontro previsto per lunedì 10 settembre sempre al Mise a cui parteciperà oltre al Governo, le istituzioni regionali e del Sulcis, anche le parti sociali. Sarà il momento decisivo per il futuro dei lavoratori Alcoa?

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