Elezioni. Monti balla da solo. Su Mps, Bersani, attenti perchè vi sbraniamo

ROMA  – Si potrebbe definire una giornata chiarificatrice quella di oggi. Almeno da parte di Mario Monti che da Milano, dove ha presentato la lista un una delle circoscrizioni chiave, la Lombardia, ha messo in chiaro la sua posizione riguardo possibili alleanze e accordi segreti di cui la stampa va ghiotta in questi giorni.

“Nè con il Pd e nemmeno con il Pdl”, ha tuonato il premier uscente dal palco di Palazzo Serbelloni. “Il nostro – ha aggiunto è un progetto che unisce le forze riformatrici. Parole usate ad hoc nel tentativo di fare un marcato distinguo nella sua lista rispetto a tutti gli altri altri. Lista, che lo stesso Monti ritiene autonoma,  esclusiva e soprattutto l’unica in grado di dare una garanzia al futuro dell’Italia.
Quindi Monti non sarà nessuna stampella del centro sinistra e nessun patto salterà fuori nel dopo voto, come qualcuno ha ventilato: ” Noi siamo elettoralmente avversari della sinistra, – sottolinea Monti –  a maggior ragione della sinistra di Vendola e ci preoccupa la grande influenza che la Cgil trasmette al Pd”.

Intanto il caso Monte dei Paschi di Siena continua ad essere oggetto dello scontro politico.
“Attenti perchè vi sbraniamo sul caso Mps”, ha detto senza mezzi termini  Pier Luigi Bersani da La Spezia dove è intervenuto ad un incontro elettorale. “Sento da destra, dalla Lega e dal Pdl, dai loro giornali, che a loro modo lasciano quasi intendere che attorno al caso Mps ci sarebbe qualcosa di men che corretto da parte nostra: lo affermino e li sbraniamo”, ha puntualizzato  il segretario del Pd. “La gente – ha proseguito   – ha avuto a che fare con cose tipo Credit Euro Nord e Credito Cooperativo Fiorentino. Si azzardino ad aprire bocca. Se ci cercano – ha concluso Bersani – ci trovano”.
Insomma quello di oggi è un Bersani che si è stancato delle solite bacchettate del professore, il quale non perde occasione per attaccare il centro sinistra.
“Non abbiamo nessuna paura che Monti porti via voti al Pd – ha replicato Bersani –  perché le sue posizioni non sono nuove, mi pare che stia un pò rubando il mestiere a Casini. Sono posizioni di una certa ambiguità. Secondo il leader del Pd, quelle di Monti  sono pozioni legittime. Tuttavia -ha sottolineato- “un Paese decide sempre da che parte stare ad un certo punto. Il Paese -ha detto ancora Bersani- ha bisogno di una scelta netta come avviene in tutta Europa. Noi -ha concluso- siamo l’unica alternativa alla destra”.
 
E sul caso Mps interviene anche Nichi Vendola. Per il leader di Sinistra e Libertà Monti deve tacere perché gli amici di Mussari stanno con lui.  Vendola ha osservato che  nella vicenda Mps c’è stata una spaccatura nel pd. “Il sindaco democratico di Siena, che ha aperto la questione, è stato fatto saltare. Ha messo in discussione – ha detto – la sua poltrona di sindaco per dire la verità. Ma chi l’ha fatto saltare sta con Monti e gli amici di Mussari stanno con Mario Monti. Per questo – ha concluso – è bene che Monti taccia”.
E infine sempre Vendola: “L’obiettivo di Monti è chiaro: deve portare ai mercati finanziari lo scalpo della Cgil, di Vendola e Fassina. Ma si rassegni, perderà le elezioni e non riuscirà a essere la badante di Bersani”.

 

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