Lombardia al voto. Allarme corruzione

MILANO – Siamo alla vigilia del voto e il problema più grave è che la Lombardia è in piena emergenza corruzione e la situazione è di gran lunga peggiore che ai tempi di tangentopoli. 

Una piaga che si è infiltrata anche  nel tessuto sociale. e  ha portato a una distorsione di tutto un sistema. I  fatti corruttivi sono  dilagati  negli ultimi anni e , hanno investito  e portato nel baratro la Regione .Si è dimostrata evidente una cattiva gestione  della “cosa pubblica,”  Consulenze, incarichi professionali, assunzioni, appalti irregolari ,  tangenti, voti di scambio con l’ndrangheta e  un esercito di indagati sono fatti eclatanti  ormai sotto gli occhi di tutti, ma  che  hanno sconcertato ancora di più i lombardi  perché a confermarlo è  stata anche la Corte dei Conti:”  si sono verificati una serie di fenomeni corruttivi e concussivi della pubblica amministrazione che  presenta preoccupanti elementi di crescita”. “ha affermato il Procuratore della Corte dei Conti Antonio Caruso che ha lanciato l’allarme. La corruzione è dilagata  negli ultimi anni anche nella Sanità  lombarda e   ancora  torna alla ribalta della cronaca di  questi giorni  lo scandalo dell’Ospedale San Raffaele, definito dal pm Luigi Orsi ,“  una giostra criminale cui partecipavano gli imprenditori” . Il processo  si è chiuso  con una richiesta di condanna per i quattro imputati:  4 anni e 9 mesi a  Pierino Zammarchi,,    4 anni e 4 mesi al figlio Gian Luca,, 4 anni e 7 mesi all’imprenditore vicentino Fernando Lora e 4 anni e 3 mesi. al  suo contabile Ferdinando Lora .. I quattro sono indagati per concorso in bancarotta e associazione a delinquere.. Per il  concorso nel dissesto finanziario del gruppo ospedaliero lombardo è già stato condannato a 10 anni. Pierangelo Daccò  considerato dagli inquirenti l’uomo di collegamento con Roberto Formigoni Presidente uscente della Regione Lombardia, l’ex governatore a sua volta  è indagato per corruzione e associazione a delinquere nell’ambito della Fondazione Maugeri.

 La corruzione non comporta solo una mancanza di moralità, ma continua ad avere un impatto negativo sull’economia e sulla credibilità del paese  e   si impone  una ferma volontà a voler cambiare pagina.
E una lotta  che sta a cuore all’elettore oltre alla lotta alla corruzione è quella all’evasione fiscale.  Nel 2012 i lombardi si sono dimostrati partecipi a  segnalare alle Fiamme Gialle “ i furbetti della porta accanto” e hanno effettuato  ben   4500  chiamate al 117, il doppio del 2011.  E’quanto emerge da un rapporto della Guardia di Finanza. “I cittadini non accettano di pagare le tasse al posto degli evasori” ha commentato Renato M. Russo comandante regionale per la Lombardia. Il rafforzamento della lotta all’evasione ha  previsto 72.000 controlli riguardanti scontrini e ricevute fiscali. ,1000 gli evasori totali senza partita iva,  senza dichiarazione dei redditi  occultavano da soli  13,3 miliardi, 870 milioni di euro sono stati rinvenuti per violazioni alle norme sull’iva. Sul lavoro nero le fiamme gialle hanno invece  individuato 4500 lavoratori irregolari. E nell’arco del 2012 la Guardia di Finanza ha anche scovato  contributi indebitamente percepiti o richiesti per il valore di oltre 10 milioni di euro, denunciando all’autorità giudiziaria oltre 110 soggetti responsabili.

Il cittadino lombardo  si aspetta  un vento di cambiamento e  si auspica che vengano  stanati soprattutto  i grandi evasori, le grandi ricchezze e una maggior giustizia fiscale . E non è che  è un atto dovuto dalla Politica alle persone oneste.  Intanto  i cinque candidati lombardi che si contendono la poltrona del 36 esimo piano  di Presidente in una delle Regioni ,il cui voto influirà  certamente su quello nazionale hanno chiuso la loro campagna elettorale .A Bergamo Umberto Ambrosoli il candidato del centro-sinistra ( Pd, Sel, Centro Democratico,Psi, Patto Civico per la Lombardia) ha  detto” Quando andrete a votare specchiatevi nella scheda elettorale, guardatevi dritti negli occhi e decidete se siete pronti al cambiamento. Per un mondo nuovo fatto di responsabilità”.Era accompagnato dalla moglie mano nella mano e ha conquistato per la sua semplicità .  Avrà anche il sostegno di Dario Fo che ha precisato” Ho fatto un pò  di calcoli e sono convinto di non sbagliare dicendo che a queste elezioni ci sarà una grande sorpresa il Movimento 5 Stelle arriverà secondo e a portargli un sacco di voti ci sarà il centrodestra” ha poi aggiunto “ ma siccome in Lombardia la gara è tra Ambrosoli e Maroni mi sono convinto della necessità di non sprecare il mio voto”.  Il candidato del centrosinistra sarà sostenuto anche da  Adriano Celentano: “ In Lombardia è lui il nuovo” ha detto il cantautore. Roberto Maroni  candidato del centro-destra  ( Pdl, Lega)ha chiuso sempre  a Bergamo la sua campagna elettorale e ha  voluto rassicurare gli elettori e  ha pensato che possa bastare una frase a  spazzare via gli scandali che hanno caratterizzato gli ultimi periodi del governo Formigoni” Io ho combattuto la mafia, la camorra, l’ndrangheta e sono garanzia che con me queste cose non succederanno. Avrò tolleranza zero”.  E invece per Gabriele Albertini  la campagna elettorale si chiude  fra le polemiche per l’’inchiesta aperta dalla Procura di Cremona su una trentina di presunte firme false a sostegno della Lista Lombardia Civica  che appoggia Gabriele Albertini a governatore. “ Gli altri chiacchierano e poi sono presi con le mani nella marmellatta” ha detto Roberto Maroni . immediata la replica dell’ex sindaco di Milano “ non accetto alcuna lezione da Maroni da Ministro degli Interni ha avuto in casa il primo indagato per peculato e rapporti con l’ndrangheta Francesco Belsito “ ha poi proseguito  “ Sono trenta firme su 641 in una provincia, la persona che le ha raccolte si è molto lealmente dichiarato il solo responsabile” ha replicato Albertini. Il candidato alla Presidenza  Carlo Maria Pinardi di Fare per fermare il declino scosso per il terremoto delle false lauree del candidato premier Oscar Giannino  ha chiuso invece a Milano la sua campagna elettorale,   ha scelto invece   Roma la candidata del Movimento 5 Stellle    Silvana Carcano  sul palco del megacomizio di Beppe  Grillo che si è chiuso con “una limitazione della libertà” come ha detto la Stampa estera per la decisione di  escludere i giornalisti italiani.
E da domani la parola agli elettori.   

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