Il nuovo Parlamento: più rosa e più giovane

Nonostante regni ancora la grande incognita su chi ma soprattutto, in che modo governerà, c’è da dire che, almeno statisticamente, queste ultime elezioni, al di là dei possibili scenari che man mano si dipaneranno e delle probabili o improbabili alleanze, ci pongono  di fronte ad alcune innegabili e rilevanti novità. 

Il nuovo Parlamento, sarà infatti sicuramente il più ‘rosa’  e anche il più giovane della storia repubblicana,  rappresentando quindi una sorta di sfida generazionale, ma anche la speranza di un cambiamento, soprattutto a fronte di una classe dirigente, quella italiana, tra le più vecchie d’Europa (basti pensare all’età media dei banchieri o dei professori universitari).

A fornire i dati di questa analisi, dopo lo scrutinio elettorale, è la Coldiretti. 

L’indagine rileva infatti che l’età media del nuovo Parlamento si aggira attorno ai 45 anni alla Camera e  ai 53 anni al Senato, un notevole svecchiamento dunque rispetto al recente passato, in cui il Movimento 5 Stelle detiene sicuramente il primato, con una età media di 37 anni. Tra l’altro proprio nel movimento grillino è presente la più giovane parlamentare eletta alla Camera. Si tratta di Marta Grande, classe 1987. Molti tra questi giovani che siederanno a Montecitorio e a Palazzo Madama, saranno alla loro prima esperienza.

La 17esima  legislatura della Storia Repubblicana presenta inoltre il più alto numero di presenze femminili, il che non può che rallegrarci. Secondo la Coldiretti infatti le donne alla Camera passano dal 21 al 32 % e al Senato dal 19 al 30 %.  Le “parlamentari in gonnella” si troverebbero in maggioranza nel Pd e a seguire nel Movimento 5 Stelle. 

Altra novità che balza agli occhi, dopo l’attenta  radiografia di Coldiretti, è la scomparsa di nomi ‘eccellenti’,  esclusi da questa tornata elettorale, e che non vedremo più presiedere né alla Camera né al Senato. Resteranno a casa Gianfranco Fini, Italo Bocchino, Gianfranco Micciché, Raffaele Lombardo, Franco Marini e Mario Sechi. Tante invece le facce nuove, tra i quali Mario Marazziti, portavoce della comunità di S. Egidio, Laura Boldrini, ex portavoce dell’Alto Commissariato Onu per i Rifugiati o la giornalista Rosaria Capacchione, minacciata di morte più volte per la sua attività anti-camorra, ma anche Augusto Minzolini eletto al Senato nelle file del Pdl.

Per quel che riguarda invece il calendario delle tappe istituzionali del Parlamento si comincia l’11 marzo  con l’arrivo alla Camera e al Senato dei nuovi eletti. Prevista per il 15 marzo la prima  seduta del Parlamento e a seguire l’elezione dei Presidenti delle Camere.  Il nuovo Parlamento dovrà essere insediato entro il 20 marzo. 

Il 15 aprile, 30 giorni prima della scadenza del settennato del Presidente della Repubblica, ci sarà la convocazione del Parlamento in seduta comune per l’elezione del successore di Giorgio Napolitano.

Condividi sui social

Articoli correlati