FIRENZE – Se gli eventi organizzati a Firenze per la festa dell’Europa, a ridosso del 9 maggio, fossero solo i passaggi di un rito dovuto (in questo caso la celebrazione dell’Unione europea) non si vedrebbe nulla di particolarmente nuovo sotto il sole della Toscana.
Per fortuna quest’anno ci sarà qualcosa di più: i federalisti europei hanno approfittato dell’occasione per organizzare una manifestazione di piazza a favore degli Stati Uniti d’Europa. L’appuntamento è per sabato 11 maggio, e promette di essere uno dei più significativi degli ultimi tempi. Non capita tutti i giorni di vedere cittadini armati di megafono, esponenti della politica nazionale ed europea, rappresentanti della società civile e sindaci con tanto di gonfaloni, striscioni e bandiere marciare compatti dietro un ideale, e un progetto, così ambiziosi. Segno forse che qualcosa sta cambiando nel rapporto fra l’Europa e i suoi cittadini.
“In occasione della Conferenza ‘The state of the Union’, momento centrale del Festival d’Europa”, ricorda Roberto Castaldi del Movimento Federalista Europeo della Toscana, fra i principali organizzatori dell’evento, “il senatore Monti nel suo discorso ufficiale ha sottolineato l’importanza della manifestazione di sabato e la necessità di una maggiore integrazione europea. Il ministro Bonino ha richiamato l’impegno esplicito del governo per gli Stati Uniti d’Europa – per lei, l’obiettivo di una vita – ricordando che la federazione europea è necessaria e serve a tutti. Anche il ministro Moavero alle televisioni ha auspicato il successo della manifestazione. E così pure Franco Frattini e il presidente della Toscana Enrico Rossi. È chiaro che i tempi sono maturi per un’iniziativa politica europea coraggiosa e decisiva. Non si vede d’altronde un’alternativa valida per dare alla crisi che stiamo attraversando uno sbocco costruttivo. L’alternativa che sta prendendo corpo un po’ ovunque è, piuttosto, l’emergere di soluzioni di marca populista che minacciano di ripiombare i cittadini europei nell’incubo delle chiusure nazionaliste e di un declino sociale, economico e politico a cui non esisterebbe rimedio. È fondamentale convincersi che gli Stati Uniti d’Europa non sono più un ideale: sono la vera priorità politica del momento”.
Fra le molte personalità della politica e della cultura che hanno già aderito alla manifestazione spiccano, oltre ai già ricordati ministri Bonino e Moavero, anche il ministro Carrozza, i parlamentari Sandro Gozi, Vannino Chiti e Monica Frassoni, il vicepresidente del Parlamento europeo Gianni Pittella, il filosofo Remo Bodei, Giorgio Ruffolo, Sergio Cofferati, Gianfranco Pasquino, presidente della Società italiana di scienza politica, e Pier Virgilio Dastoli, presidente del Movimento europeo in Italia e consigliere politico del Gruppo Spinelli.
La folla che sabato invaderà le vie di Firenze non si troverà lì per festeggiare, dunque, ma per lanciare un segnale forte e chiedere che la politica ritrovi il coraggio di abbracciare un progetto vasto, articolato e lungimirante: una visione – e un orizzonte. Il corteo partirà alle 15.00 da Piazza dell’Indipendenza e dopo avere attraversato il centro della città si fermerà in Piazza Santissima Annunziata, dove avrà luogo un comizio per gli Stati Uniti d’Europa nel quale interverranno esponenti del Movimento Federalista Europeo, nazionale e internazionale, in attesa dei festeggiamenti della Notte blu fiorentina.