Inaccettabili manovre strumentali dell’Ilva

ROMA – E’ importante la nota di chiarimento firmata dal Procuratore della Repubblica di Taranto, Franco Sebastio, nella quale si richiamano precise norme di leggecome l’art 104 bis delle disposizioni di attuazione del codice di procedura penale laddove “dispone la custodia e l’amministrazione da parte di ausiliari nominati dall’autorita’ giudiziaria, al fine di garantire lacontinuita’ produttiva dell’azienda”.

In sostanza, la Procura  chiarisce che,   non ha mai avuto l’obbiettivo di far chiudere gli impianti dell’area a caldo dell’ILVA di Taranto che, pur essendosotto sequestro, continua a produrre. Questo criterio vale anche, quindi, per le altre aziende coinvolte direttamente o indirettamente nell’inchiesta. Questo chiarimento rende ancora più inaccettabile la messa in libertà di 1400 lavoratori avvenuta nei giorni scorsi  emette a nudo la manovra strumentale dell’azienda.

E’ necessario che il governo  decida, nei prossimi giorni,  di attuare tutte le misure necessarie per garantire la continuità produttiva dellesette aziende situate in Piemonte, Lombardia e Veneto. Sarebbe paradossale che imprese che non hanno conosciuto crisi di mercato e che dispongono di un buon portafoglio d’ordini, fossero costrette dai ricatti aziendali a licenziare i propri loro lavoratori.

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