Bene D’Alimonte, correggere Italicum

ROMA – Sono d’accordo con le correzioni proposte oggi da Roberto D’Alimonte, per fare dell’Italicum, dei cui è stato uno degli “ispiratori”, una legge elettorale realmente nuova e non un mix di norme contraddittorie rispetto all’esigenza di garantire ai cittadini un ruolo di partecipazione, dando stabilità ai governi. 

E’ giusto- avere un’unica soglia di sbarramento fissata al 4%: più soglie a seconda se si è oppure no in una coalizione assomigliano molto a un già’ visto, inducono a stare insieme prima del voto e poi a dissociarsi nel governo. Altrettanto  è necessario fissare al 40% la soglia dei consensi per ottenere subito, senza un secondo turno di ballottaggio tra i primi due schieramenti, il 15% del premio di maggioranza. Condivido allo stesso modo la necessità che questa legge riguardi la sola Camera dei Deputati, che avrà in futuro l’esclusività del rapporto fiduciario con il governo. Va cancellata anche la possibilità’ di candidarsi in una pluralità di circoscrizioni:  è la via per raggirare la volontà dei cittadini, sia che si scelga il collegio uninominale oppure le preferenze.  

Mi auguro  che i deputati possano realizzare una legge elettorale che non sia poco più di un maquillage del ‘porcellum’: la lontananza, almeno dichiarata, dalle prossime elezioni dovrebbe essere un incentivo a farlo, guardando in primo luogo agli interessi del nostro Paese e alla necessità di ricostruire un forte rapporto tra cittadini e istituzioni. 

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