Sana mobilità obbligatoria. La ricetta del governo per dare lavoro ai giovani

ROMA – Nelle ultime ore il ministro della Pubblica Amministrazione Marianna Madia ha annunciato il nuovo piano del governo che punta a favorire l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro.

Il ministro Madia  al termine del convegno “I manager pubblici che vogliamo” ha spiegato che non bisogna parlare di Esuberi, in quanto si utilizza una terminologia assolutamente errata, ma di mobilità obbligatoria e prepensionamenti. L’idea sarà quella di provare ad avere uscite, ovviamente anche con prepensionamenti, al fine di garantire l’ingresso dei giovani nella Pubblica Amministrazione, dalla quale sono tagliati fuori da molto tempo.

Il ministro si è quindi augurata che “i sindacati siano i primi a collaborare con noi”.

Quanto alle modalità ha ribadito che non sa se ci saranno dei tavoli ma ci saranno comunque incontri all’insegna della rapidità e dell’efficenza.

Immediata la reazione dei sindacati alle parole del ministro: “Se la Ministra Marianna Madia vuole cambiare verso rispetto agli anni bui della controriforma Brunetta, siamo disponibili a dargli una mano – dice Rossana Dettori, segretaria generale della Fp-Cgil Nazionale – Ma non ci dica che non c’è tempo per confrontarsi sulla riforma della pubblica amministrazione. E’ una posizione paternalistica che stride con la sua giovane età. Per altro una posizione fortemente sbagliata”. Intanto, il Ministro del Lavoro Giuliano Poletti mette in guardia da facili ottimismi sulla ripresa: “Il 2014 – ha detto – sarà ancora un anno di grande sofferenza, la dinamica dell’occupazione continuerà a essere molto pesante, è la coda della crisi”.

E’ stato chiesto al ministro anche di commentare le dichiarazioni dell’ amministratore delegato di FS, Mauro Moretti, sui tetti agli stipendi dei manager di aziende pubbliche. «Partire da un dibattito polemico, come in questi giorni, sicuramente non ci fa intraprendere la strada migliore» e «credo sarebbe il modo peggiore di affrontare il tema».

La Madia ha poi aggiunto che il tetto agli stipendi «nella pubblica amministrazione, è ora tarato sul primo presidente di Corte di Cassazione. Ho già fatto una circolare dove, tra l’altro, esplicito che in questo tetto, facendo riferimento ad una norma del Governo Letta, debbano essere cumulati anche tutti i trattamenti pensionistici, compresi i vitalizi».

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