M5S, Renzi con Calenza svende l’Italia alla liberalizzazione spietata

ROMA – “Con la nomina di Calenda a rappresentante dell’Italia in Europa, è chiaro l’intento di Renzi di svendere il nostro Paese alla liberalizzazione spietata con la speranza di ottenere come contropartita da parte dell’Ue una maggiore tolleranza sulle due più grandi rogne che pendono sulla sua testa: il rischio del tracollo del sistema bancario italiano accelerato dalla direttiva europea ‘bail in’, approvata in Europa dallo stesso Pd, e il margine di flessibilità sulla legge di Stabilità che potrebbe costare all’Italia una manovra correttiva lacrime e sangue a marzo”.

Lo affermano i deputati del M5S della Commissione Politiche Ue.

“L’obiettivo di Renzi si capisce bene se si guarda il curriculum di Calenda. Oltre ad essere un politico e non un diplomatico – spiega Riccardo Fraccaro, portavoce del M5S – Calenda ha tra i suoi principali incarichi il coordinamento della posizione italiana su dossier economici come quello sul Ttip, l’accordo transatlantico di libero scambio tra Usa e Ue, e quello sull’ingresso della Cina nell’economia di mercato. Due colpi che spingeranno la nostra economia e, in generale, quella europea verso una liberalizzazione spietata con una revisione al ribasso di tutti gli standard di qualità, travolgendo le eccellenze del nostro made in Italy e l’immenso patrimonio delle Piccole medie imprese , che rappresentano il 95% del tessuto imprenditoriale italiano e che difficilmente riusciranno a stare al passo con gli standard stracciati di competitività del mercato cinese. Chiediamo quindi   che sia il Ttip che l’ingresso della Cina nell’economia italiana siano bloccati. Come potrà essere Calenda un interlocutore adeguato per la salvaguardia delle Pmi e i cittadini italiani?”.

Condividi sui social

Articoli correlati