BARI – I piccoli Comuni chiedono di contribuire al cambiamento del Paese.
E’ quanto e’ emerso oggi a Bari dalla sedicesima conferenza nazionale Anci Piccoli Comuni, tenutasi in occasione dell’assemblea annuale dell’Anci. “Per contribuire occorre una riorganizzazione della governance seria”, ha spiegato Matteo Ricci, sindaco di Pesaro e delegato Anci per le politiche istituzionali e le riforme. “La Delirio – ha aggiunto – ha un’impostazione sbagliata perche’ obbliga i Comuni sotto i 5 mila abitanti a mettere insieme funzioni, mettendo assieme debolezze e creando degli organismi che non darebbero risultati dal punto di vista amministrativo. Come Anci proponiamo un criterio differente, che e’ quello del bacino omogeneo, lasciando poi sulle fusioni la volontarieta’.
A parole – ha evidenziato – abbiamo avuto approvazione generalizzata da parte del governo e delle forze parlamentari, d’altronde e’ una proposta di buon senso, riformista ed innovativa. Vorremmo gia’ abbinare alla legge di stabilita’ qualche indicazione che vada in questa direzione e lo abbiamo chiesto al governo. Presumibilmente riusciremo a stringere su questo tema dopo il referendum, anche se c’e’ – ha concluso – una proroga che scade a fine dicembre e noi vorremmo evitare di andare oltre con questa transitorieta’”. La conferenza ha poi affrontato il tema delle strategie e delle politiche per le aree interne, con un approfondimento sullo sviluppo e la prevenzione dei rischi, tenuto dal coordinatore nazionale di Anci Piccoli Comuni, Massimo Castelli.