Caso Lusi: la difesa ricorre al Riesame

ROMA – Dopo l’ondata di polemiche a seguito dell’intervista esclusiva rilasciata da Lusi a Servizio Pubblico, nuovi sviluppi arricchiscono la vicenda riguardante l’ex tesoriere della Margherita: l’avvocato difensore del parlamentare, Luca Petrucci, ha preannunciato che farà ricorso al Tribunale del Riesame circa il sequestro preventivo dei beni (6 immobili e circa 2 milioni di euro) operato dalle fiamme gialle su richiesta della Procura qualche giorno fa. 

L’istanza sarà formalizzata nei giorni a venire. Queste le dichiarazioni dell’avvocato Petrucci: “Sul merito del provvedimento non mi pronuncio. Ma sottolineo che lo stesso è stato eseguito per ragioni di presunta somma urgenza, che a mio parere non ricorreva, secondo quello che impone il codice: siamo a mio avviso in presenza di una forzatura”.

Il nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza sembra aver ormai ricostruito quasi del tutto la movimentazione dal 2007 al 2011 relativa ai conti della Margherita e tutte le operazioni riconducibili a Lusi e ai suoi familiari, alcuni di essi indagati, sempre del medesimo periodo. Oltre ai dettagli che costantemente emergono dalle indagini della magistratura, la vicenda Lusi sembra presagire un vero e proprio terremoto soprattutto a livello politico e  l’intervista andata in onda giovedì scorso ne è in parte l’emblema: un j’accuse molto pesante, seppur senza nomi e cognomi dei presunti politici conniventi. Uno sfogo in cui il parlamentare fa capire a chiare lettere che non è stato l’unico e il solo ad utilizzare denaro pubblico per scopi privati. Lusi sostiene che qualora dovesse vuotare il sacco su altri soggetti coinvolti, insieme a lui crollerebbe l’intero centrosinistra italiano. Che ciò sia vero o meno, i pm titolari dell’inchiesta preannunciano che a breve acquisiranno il filmato dell’intervista e non escludono di riconvocarlo per un nuovo interrogatorio. E anche gli ex Dl, chiamati direttamente in causa dall’ex tesoriere, non intendono rimanere con le mani in mano: nei giorni successivi alla messa in onda del filmato, hanno fatto sapere di aver dato mandato al proprio legale, Titta Madia, di valutare se vi siano gli estremi per una denuncia nei confronti dell’ex tesoriere.

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