Vacanze in Costiera amalfitana fra rincari, mancanze e negligenze

NAPOLI – Il prezzo è di 3 euro l’ora. Di cosa parliamo? Ma del parcheggio riservato alle macchine che vogliono visitare la Costiera Amalfitana. D’estate la tratta che da Salerno costeggia il mare fino ad Amalfi è presa d’assalto da turisti di passaggio che, ignari delle spese estive, decidono di farsi chilometri di curve per ammirare il bellissimo Duomo di Amalfi e gli scorci mozzafiato della Costiera. Quando a fine giornata contempleranno gli scontrini delle spese sostenute con molta probabilità l’anno successivo cambieranno meta.

Il costo per parcheggiare, sempre se c’è posto in piazzali stretti e in parte riservati a residenti e bus turistici, può arrivare fino a 20 euro al giorno. Questo è il prezzo del garage in roccia Luna Rossa di Amalfi. E pensare che soltanto da poco (la direttiva è stata approvata il 4 luglio scorso) il garage fa servizio 24h. Fino a pochi giorni fa chiudeva alle 20. Tuttavia la tariffa scende a 0.50 euro, per residenti e non, che dopo la mezzanotte e fino alle dieci la mattina decidono di far tappa da quelle parti.

Ma se la Costiera è inavvicinabile per chi vuole andarci in macchina altrettanto lo è per chi decide di utilizzare il trasporto pubblico. Premesso che non ci sono ferrovie che fermano a Cetara, Atrani, Positano, Amalfi o in qualsiasi altro paesino della Costiera, l’unico mezzo disponibile è l’autobus. I pullman che da Salerno sono diretti in Costiera fanno parte della SITA Spa, società appartenente al Gruppo Ferrovie dello Stato. In questi ultimi giorni la SITA, insieme con l’ATACS e altre linee private, ha protestato contro tagli e licenziamenti innescando uno sciopero durato sette giorni, senza garantire nemmeno la circolazione durante le fasce protette. Alla fine sono riusciti a bloccare i licenziamenti grazie all’intervento della Provincia che ha però rimandato tutte le colpe alla Regione. “Non ci sono soldi”, continuano a dire, eppure il biglietto per il trasporto aumenta regolarmente tutti gli anni. L’abbonamento mensile Unico Salerno è passato da 26 euro a 30 euro, 4 euro netti di aumento solo quest’anno. In compenso sono state ridotte le corse sia verso i centri più turistici che nei punti più nevralgici della città, come l’ospedale ad esempio.

Ricapitolando, per andare in vacanza in Costiera Amalfitana una famiglia non può usare la macchina perché il costo della benzina è aumentato e quello dei parcheggi è salato. Non può prendere gli autobus perché i biglietti sono cari e le corse ridotte. Però c’è sempre il traghetto. Che è davvero comodo se non fosse per le tariffe: Salerno-Amalfi 7 euro per l’andata e Amalfi-Salerno 7 euro al ritorno. Parliamo di costi a persona. Quindi per andare ad Amalfi una famiglia di quattro persone spenderebbe, solo per il traghetto, 56 euro.

Perché non pernottare? verrebbe da dire. In alta stagione però gli alberghi hanno tariffe inavvicinabili e molti optano per una casa vacanza. La ricerca, come sempre più spesso accade, si fa su internet. Il sito maggiormente consultato è affittovacanza.com, dove troviamo annunci di case in affitto fino a 1.900 euro a settimana. Ma almeno il mare della Costiera Amalfitana è pulito? Diciamo che per trovare una bandiera blu occorre andare dall’altra parte, verso la Costiera Cilentana, quella famosa per aver dato i natali al compianto sindaco Angelo Vassallo.

Eppure, la Divina Costiera è fatta di paesini bellissimi e suggestivi. Di mescolanze e di culture. Di invasioni e di battaglie. Di piccoli tesori e monumenti nascosti. Di limoneti e terrazzamenti. Di case rupestri e caratteristiche. Perché non aprirla a tutti, magari con politiche per sviluppare il turismo diverse da quelle adottate finora. Un turismo più sostenibile non incentrato sul facile guadagno di una giornata. Perché non è così che si risollevano le sorti degli operatori turistici. Se a conti fatti per un weekend una famiglia spende quanto un’intera settimana in Marocco perché dovrebbe scegliere di venire proprio da noi?

Condividi sui social

Articoli correlati

Università

Poesia

Note fuori le righe