Turismo religioso. San Francesco nel deserto. Un viaggio alla scoperta di noi stessi. LE FOTO

VENEZIA – Prende piede in Italia un turismo assai diverso da quello che abitualmente ci propinano come la panacea di tutti i mali. Infatti, placare lo stress della società del XXI secolo alla ricerca dell’equilibrio psico fisico non è così semplice come sembra e spesso anche le meritate vacanze si possono trasformare in vere e proprie esperienze da dimenticare.

Il segnale che qualcosa sta veramente cambiando ci arriva proprio dai turisti che iniziano ad optare per  mete davvero originali, in luoghi incantevoli ma poco conosciuti dalla folle inferocite dal divertimento a tutti i costi, dove  natura e cultura s’intrecciano in un tacito e silenzioso accordo.

E’ l’isola di San Francesco nel Deserto uno di questi luoghi dove il tempo sembra essersi fermato nel momento in cui – si potrebbe azzardare alla luce di quest’epoca – l’uomo ha deciso di abbandonare il dialogo, la sua spiritualità di autentico essere che vuole ritrovare l’armonia con sè stesso e con gli altri.
Navigando nella Laguna di Venezia tra  Sant’Erasmo e Burano la piccola isola di San Francesco affiora delicatamente  lasciando l’osservatore  senza fiato. Avvolta da cipressi centenari, questo fazzoletto di terra di appena quattro ettari, si narra ospitò nel 1220 San Francesco d’Assisi di ritorno dall’Oriente durante la Quinta Crociata. Fu proprio in questo luogo magico, già frequentato dai romani come testimoniano i reperti, che il Santo decise di realizzare un ricovero dove si potesse pregare e meditare in pace.

Dopo la morte di Francesco l’isola fu donata nel 1233 dal patrizio veneziano Jacopo Michiel all’ordine dei Frati minori. Attorno al 1400 l’isola fu però abbandonata a causa delle pestilenze malariche e da questo episodio prese l’appellativo di isola “nel deserto”. Nel 1451  i padri francescani fecero ritorno e iniziarono i lavori di restauro e di ampliamento, fino al 1808, anno in cui la struttura fu presa e trasformata dagli austriaci in deposito di armi e polveri da sparo.  Solo nel 1858, anno in cui il terreno fu nuovamente donato alla Diocesi di Venezia,   i Frati Minori poterono far ritorno alla loro amata terra lagunare.
Negli anni passati l’isola ospitava circa 70 religiosi, in quanto il convento era un passaggio obbligato per il conseguimento del cosiddetto noviziato. Oggi sono solo 6 i Frati minori che abitano questo luogo della cristianità e come in analoghi siti religiosi sparsi per tuttas la penisola è possibile trascorrere qualche giorno all’interno del Monastero, nel rispetto di semplici e umili gesta che regolano questo luogo di culto, di preghiera e di profonda meditazione.
Un viaggio alla scoperta della storia e della cultura che appartengono alla memoria collettiva, attraverso la quale è possibile riscoprire l’essenza, spesso dimenticata, di un viaggio interiore, quello che alimenta l’anima e lo spirito di ognuno di noi.

I Frati mettono a disposizione alcune celle per coloro  che intendono trascorrere un periodo nella solitudine allo scopo di ricerca di riflessione religiosa.

Galleria fotografica

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Per maggiori informazioni
Isola di San Francesco del Deserto – Cap30100 – Venezia
Telefono: (+39)0415286863
E-Mail:  [email protected]

 

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