ROMA – Dopo aver annunciato la “ rivoluzione nella scuola”, così ha parlato il ministro competente, che sarebbe stata messa a punto nel corso della maratona del governo, un altro ministro, Renato Balduzzi, ha annunciato la “rivoluzione nella sanità”.
Per la scuola quando sono venute fuori le prime indiscrezioni sui possibili provvedimenti si è scoperto che non si trattava di “rivoluzione” ma di annunci che avevano bisogno di tradursi in atti concreti sia per quanto riguarda il tanto declamato concorso per l’assunzione degli insegnanti sia per i criteri di valutazione. In particolare si ì scoperto che non c’erano risorse stanziate e che la “rivoluzione” sarebbe stata a costo zero. Per quanto riguarda la “rivoluzione sanitaria” siamo sempre alla politica degli annunci. Il ministro Baludzzi ha reso noto che venerdì il decreto verrà discusso dal consiglio dei ministri. Dei provvedimenti che si intendono approvare si conosce ben poco. Il ministro ne ha parlato in una intervista dove di positivo c’è il fatto di aver assicurato che non ci saranno tagli alla spesa per la salute, rilevando che la nostra spesa pubblica è sotto la media europea. “ non faremo – ha detto-un’altra spending review sulla sanità, ma dobbiamo pensare adattare quella che è già stata fatta” Come è noto si è trattato di tagli molto pesanti. Per quanto riguarAda i provvedimenti in discussione l’intervista non ha fugato il sospesetto che ci siamo verso la privatizzazione di alcuni importanti settori che riguardano la salute pubblica. Del resto nel comunicato diffuso dal consiglio dei ministri si parla di “ creare nuovi spazi per le iniziative private attualmente bloccate da una presenza pubblica invadente”. Circola l’idea, fra l’altro di creare dei veri e propri punti di pronto soccorso di privati che esercitano la loro attività exatramenia. Non è un caso che si parla di studi medici sempre aperti. In questa situazione di incertezza Federconsumatori mette i puntini sulle i. In un comunicato “ in attesa di conoscere i contenuti della cosiddetta mini-riforma Balduzzi ed il decreto che il Governo sta predisponendo-scrive l’organizzazione dei consumatori- ribadiamo che compito prioritario del Governo, anche in tempi di crisi, rimane quello di promuovere e garantire la salute a tutti i cittadini.
Dopo la pesante sforbiciata alle risorse pubbliche destinate alla sanità persino il Ministro Balduzzi ha dichiarato: “basta tagli alla salute”. Una linea condivisibile- prosegue Federconsumatori- ma che non può restare un semplice auspicio. Infatti, come sottolineiamo da tempo, la revisione di spesa ha prodotto tagli che mettono a rischio la tenuta del Servizio Sanitario Nazionale e compromettono il diritto alla salute dei cittadini. Tale scelta fa crescere l’allarme sociale per le inevitabili conseguenze in termini di meno posti letto, meno servizi e prestazioni specialistiche, riduzione di farmaci e attrezzature mediche. Nei fatti, per i cittadini, questo si traduce nell’iniqua e discriminante prospettiva di più spese per la salute, meno cure e prevenzione. “ _______________________________________________________________