Agricoltura. Zingaretti al Vinitaly, “Grande qualità Lazio. Scommettiamo su nostre eccellenze”

VERONA – Il vino del Lazio non è più considerato di serie B e la Regione quest’anno si presenta in forze alla 48esima edizione di ‘Vinitaly’.

Ne e’ convinto il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, in visita oggi al padiglione dei vini laziali all’interno del ‘Vinitaly’, il più grande salone internazionale dedicato al vino e ai distillati in corso a Verona. “Rispetto al passato – spiega Zingaretti all’agenzia Dire- e’ cambiato molto, innanzitutto nella volontà di promuovere genericamente il Lazio, ma soprattutto i marchi dei produttori che in questi anni sono stati straordinari perché hanno resistito e investito nell’innovazione e nella qualità“.  “I vini – prosegue il governatore – hanno fatto una scelta netta, quindi oggi a Verona proponiamo certamente uno stand della Regione, diviso per province di entità territoriale, ma scommettiamo anche molto sul ritorno dell’approvazione dei marchi delle case vinicole. Credo che questo sia il modo giusto di far conoscere le identità del Lazio anche come identità legate alla produzione enogastronomica”.

Quali sono i progetti futuri della Regione in ambito enologico? “Ci stiamo preparando all’Expo 2015- risponde Zingaretti – una grande occasione, questa, per legare il valore della promozione enogastronomica alla riscoperta del territorio. Questo e’ stato un aspetto molto abbandonato negli anni e nel quale si e’ investito poco. Nel mondo di oggi, invece, chiedono ovviamente il prodotto di qualità, ma dietro di questo anche di riscoprire la cultura, la storia, la tradizione e il paesaggio del territorio”.

Secondo il presidente della Regione Lazio “il modello di sviluppo regionale a volte si è fondato troppo sull’offesa del territorio e non invece su questa immensa risorsa. E’ per questo – aggiunge- che daremo supporto al mercato e alla produzione del vino facendo politiche urbanistiche sane e culturali diverse, costruendo cioè intorno a questa industria una Regione che portiavanti un nuovo modello di sviluppo che la collochi al centro”.  “E’ facile dire ‘Abbiamo del buon vino’- conclude Zingaretti- ma poi pero’ ci sono politiche urbanistiche o piani casa chedistruggono il territorio agricolo…”

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