Divorzio breve. E’ legge dopo ok della Camera

ROMA – Sei mesi per dirsi addio. Il divorzio breve oggi ha avuto via libera definitiva dalla Camera ed ora è legge. I si sono stati 398, i no 28, 6 gli astenuti. Tutti i gruppi hanno votato a favore, Ap e Forza Italia pure favorevoli hanno lasciato libertà di coscienza ai propri deputati. La Lega ha lasciato libertà di coscienza ma la maggior parte dei deputati leghisti ha votato contro. In dissenso da Forza Italia, Antonio Palmieri ha votato contro. 

La legge sul divorzio breve accorcia il tempo della separazione, lunga almeno tre anni fino ad oggi.  Indipendentemente dalla presenza o meno di figli restano i due gradi di giudizio. Prevista anche una applicazione immediata:  il ‘divorzio breve’ sarà operativo anche per i procedimenti in corso. Dal provvedimento, durante la discussione al Senato, è stata stralciata la norma che prevedeva il divorzio immediato, cioè  la possibilità di saltare a piè pari la fase della separazione per quelle coppie che lo chiedono, congiuntamente e dunque in accordo, al giudice e che siano senza figli minorenni, o figli maggiorenni con handicap gravi e senza figli al di sotto dei 26 anni non economicamente autosufficienti.

Il provvedimento in cinque punti:

Separazioni giudiziali

Nelle separazioni giudiziali si applica la riduzione da tre anni a dodici mesi della durata minima del periodo di separazione ininterrotta dei coniugi che legittima la domanda di divorzio.

Separazioni consensuali

Nelle separazioni consensuali  si applica la riduzione a sei mesi della durata del periodo di separazione ininterrotta dei coniugi che permette la proposizione della domanda di divorzio; il termine più breve è riferito anche alle separazioni che, inizialmente contenziose, si trasformano in consensuali. Separazioni in corso. La cessazione del matrimonio può essere chiesta da uno dei coniugi o da entrambi se è stata pronunciata con sentenza passata in giudicato la separazione giudiziale fra i coniugi, ovvero è stata omologata la separazione consensuale ovvero è intervenuta separazione di fatto quando la separazione di fatto stessa è iniziata almeno due anni prima del 18 dicembre 1970.

Separazione dei beni

Sono anticipati i tempi della separazione dei beni, che le norme finora vigenti fissano al momento del passaggio in giudicato della sentenza di separazione personale e che, con il via libera al provvedimento, avviene invece nel momento in cui il giudice autorizza i coniugi a vivere separati, ovvero alla data di sottoscrizione del processo verbale di separazione consensuale.

Affidamento dei figli

Per quanto riguarda  l’affidamento dei figli e il loro mantenimento, la sentenza del giudice sarà valida anche dopo l’estinzione del processo, fino a che non sia sostituita da un altro provvedimento emesso a seguito di nuova presentazione del ricorso per separazione personale dei coniugi in seguito a un ricorso per il divorzio.

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