Anassimandro: filosofia antica e attualità moderna

La sua riflessione ha segnato un passaggio decisivo: dall’osservazione mitologica del mondo a una spiegazione razionale, basata sulla ricerca di un principio (arché) universale.

Chi era Anassimandro?
Anassimandro di Mileto (610 – 546 a.C.) è uno dei primi filosofi presocratici e allievo di Talete. Figura cardine della scuola ionica, è ricordato per aver introdotto concetti fondamentali nella storia del pensiero occidentale, ponendo le basi della filosofia naturale e della cosmologia.


La visione filosofica di Anassimandro

Il cuore del pensiero di Anassimandro si concentra sull’ápeiron, termine che significa “illimitato” o “indeterminato”. Secondo il filosofo, l’ápeiron è il principio eterno e infinito da cui tutto nasce e a cui tutto ritorna.
A differenza di Talete, che individuava nell’acqua l’origine della vita, Anassimandro propone una visione più astratta e universale: non una sostanza specifica, ma un principio senza limiti, capace di contenere tutte le cose.

Inoltre, è uno dei primi a ipotizzare che la Terra galleggi nello spazio senza bisogno di un sostegno fisico: una concezione rivoluzionaria per l’epoca, che anticipa l’idea moderna dell’universo.


Filosofia e scienza in Anassimandro

Oltre alla cosmologia, Anassimandro si occupò di:

  • Astronomia: immaginò corpi celesti disposti in cerchi concentrici attorno alla Terra.
  • Geografia: realizzò una delle prime carte geografiche conosciute.
  • Biologia: ipotizzò che la vita avesse avuto origine dall’acqua, intuizione che richiama le moderne teorie evoluzionistiche.

Il suo approccio razionale lo rende un pioniere del pensiero scientifico: cercava spiegazioni naturali a fenomeni che fino ad allora erano interpretati in chiave mitologica.


L’attualità del pensiero di Anassimandro

Perché oggi è importante leggere e comprendere Anassimandro?

  1. Origini della scienza moderna: la sua ricerca di un principio universale apre la strada al metodo scientifico.
  2. Pensiero sistemico: l’idea che tutto provenga dall’ápeiron richiama le moderne teorie sull’universo, dall’energia oscura al concetto di multiverso.
  3. Sostenibilità e ciclicità: il ritorno di tutte le cose al loro principio si può leggere come un’anticipazione della concezione circolare della natura, oggi al centro dell’economia circolare e delle riflessioni ambientali.
  4. Filosofia della complessità: la visione di un’origine indefinita e in continua trasformazione trova eco nelle attuali teorie scientifiche sul caos e sui sistemi complessi.

Anassimandro non è solo un filosofo antico: è un pensatore che ha gettato le basi per la filosofia, la scienza e persino per le moderne riflessioni sull’universo e sulla vita.
Comprendere la sua visione significa riscoprire l’importanza di un pensiero libero, aperto e razionale, ancora oggi utile per affrontare le sfide del mondo contemporaneo.

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