Riceviamo e pubblichiamo la lettera di Marco Bazzoni, rappresentante dei lavoratori per la sicurezza
L’Istituto Nazionale Infortuni sul Lavoro, infatti, ha pubblicato nel suo sito un bando per un totale di circa 25 milioni di euro. L’oggetto dell’appalto triennale è indirizzato – come si legge sul sito – ai servizi di gestione e sviluppo software e la gestione delle attività redazionali del sito istituzionale”. Totale del valore 25milioni di euro, tra l’altro con un risparmio di ben 4 milioni.
Sempre sul sito si legge che “si tratta della prima iniziativa significativa lanciata nell’ambito della convenzione firmata lo scorso 13 luglio, che disciplina il supporto di Consip per l’acquisto di beni e servizi dell’Istituto e s’inserisce compiutamente nell’ambito delle più moderne ed efficienti strategie di razionalizzazione e contenimento della spesa, di cui ai recenti provvedimenti sulla spending review”.
LA LETTERA
“Quando ho appreso questa “novità sono rimasto a bocca aperta, anzi, dire che sono sconcertato è dire poco.
Ho detto, non voglio crederci, non posso crederci che sia vero, perchè se è così, è uno scandalo, una cosa vergognosissima!
Allora, come faccio sempre, ho iniziato a fare una verifica su internet, in cerca di questo comunicato Inail del 2 Agosto.
E dopo non poco, ho trovato il comunicato stampa dell’Inail che riporto fedelmente
2 agosto 2012. Oggetto dell’appalto triennale: i servizi di gestione e sviluppo software e la gestione delle attività redazionali del sito istituzionale, per un valore di circa 25 milioni di euro. Il risparmio stimato per l’Istituto ammonta a circa 4 milioni di euro
ROMA – Consip S.p.A. ha indetto la gara per l’affidamento dei servizi di sviluppo software, gestione e pubblicazione redazionale dei contenuti per i siti web dell’INAIL. Si tratta della prima iniziativa significativa lanciata nell’ambito della convenzione firmata lo scorso 13 luglio, che disciplina il supporto di Consip per l’acquisto di beni e servizi dell’Istituto e s’inserisce compiutamente nell’ambito delle più moderne ed efficienti strategie di razionalizzazione e contenimento della spesa, di cui ai recenti provvedimenti sulla spending review.
L’iniziativa – che ha una durata di tre anni – produrrà un risparmio stimato di circa 4 milioni di euro per l’Istituto, grazie all’introduzione di meccanismi innovativi per la gestione della fornitura.
La gara – che sarà aggiudicata con il criterio dell’Offerta economicamente più vantaggiosa – è suddivisa in due lotti:
▪ il lotto 1, per i servizi di sviluppo software e gestione dei siti web, ha un importo globale a base d’asta di 20.113.000 euro (IVA esclusa).
▪ il lotto 2, per i servizi di publishing redazionale, ha un importo globale a base d’asta è di 4.666.200 euro (IVA esclusa).
Il termine di scadenza per il ritiro della documentazione è fissato per le ore 12 del 18 settembre 2012, mentre le eventuali richieste d’informazioni e chiarimenti dovranno pervenire entro le 12 del 4 settembre 2012.
L’Inail ci tiene a sottolineare, che però con questo bando, il ” risparmio stimato per l’Istituto ammonta a circa 4 milioni di euro. Una magra consolazione direi, visto che ne spendono 25. Poi ci tocca leggere che mentre l’Inail spende tutti questi soldi per il suo sito web, molti familiari delle vittime del lavoro non ricevono neanche 2 mila euro di risarcimento dall’Inail (loro lo chiamano rimborso una tantum spese funerarie), solo perchè una legge di quasi 50 anni fa (TU 1124 del 30 Giugno 1965), prevede infatti che hanno diritto alla rendita a superstite, in caso di infortuni mortali, coniugi e figli e, se assenti, gli ascendenti viventi e a carico del defunto, che contribuiva quindi al loro mantenimento.
Tradotto in sintesi significa che non hanno diritto alla rendita ad esempio quei genitori delle vittime del lavoro che non risultavano ricevere contributi di mantenimento, da parte del loro caro ammazzato dall’insicurezza nei luoghi di lavoro.
Nessun risarcimento per chi ad esempio ha visto il proprio figlio sfiancarsi per mantenere il proprio posto di lavoro precario, umiliarsi per non rischiare di perdere il lavoro, ed infine essere ucciso da quello stesso lavoro che doveva accettare per una esclusiva motivazione di sopravvivenza.
C’è una petizione in merito per chiedere al Governo Monti e al Parlamento di modificare quanto prima questa legge.
Una petizione che ha raccolto quasi 4 mila adesioni (circa 3300 online e oltre 600 per email):
http://firmiamo.it/non-derubate-i-morti
Allora, mi sono chiesto: di questa cifra stratosferisca spesa dall’Inail per la gestione del suo sito web, qualcuno ne avrà parlato?
Dopo tutti gli scandali sugli sprechi delle Regioni e dei Consigli Regionali, possibile che i mezzi d’informazione non si siano accorti di questo nuovo scandalo? Ed invece no, non se ne sono accorti.
In tempi di spending review, così cara al Governo Monti, questa cosa deve essere sfuggita anche a loro. Come cittadino vorrei vederci chiaro e spero che qualcuno raccolga questo mio appello. Resto in attesa di chiarimenti.
Marco Bazzoni-Operaio metalmeccanico e Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza-Firenze