ROMA – ‘Inaccettabile’. Così è stata accolta la decisione di ieri dell’Idi di avviare la mobilità per circa 400 dipendenti del gruppo.
«L’avvio della procedura di mobilità annunciata ieri dall’azienda per Idi è inaccettabile». Così in una nota il segretario dell’Ugl Sanità Roma e Lazio, Antonio Cuozzo, e il coordinatore dell’Ugl Sanità Roma Nord,Antonino Gentile.
«Il provvedimento disposto dall’azienda – spiegano i sindacalisti – arriva in un momento particolarmente difficile per i dipendenti, che da circa sei mesi non percepiscono lo stipendio ma continuano a svolgere le loro mansioni con forte senso di responsabilità, mentre una buona fetta della dirigenza aziendale usufruisce di particolari privilegi economici non giustificabili moralmente in una circostanza del genere».
Per i sindacalisti «i vertici aziendali continuano ad avanzare proposte inaccettabili di riorganizzazione del personale. Se finalmente l’amministrazione si decidesse ad eliminare sprechi e privilegi, si eviterebbe di intervenire sui livelli occupazionali. Per questo motivo -aggiungono – è necessario che il commissario Palumbo convochi con urgenza un tavolo triangolare che porti finalmente allo sblocco degli stipendi e alla risoluzione di questa vertenza che sta davvero mettendo a dura prova i lavoratori».
«Ma occorre intervenire subito, perché i lavoratori sono ormai esausti,visto che stanno lavorando da mesi senza percepire lo stipendio. Sia pazienti che dipendenti hanno bisogno di prospettive più serene e, a tal fine, -concludono i sindacalisti – auspichiamo che l’azienda torni al più presto sui suoi passi».
Intanto «Contro l’apertura della procedura di mobilità per i lavoratori del gruppo Idi – San Carlo e Villa Paola e per denunciare il mancato pagamento degli stipendi e la mancanza di un piano di ristrutturazione aziendale serio e credibile, Cgil, Cisl, Uil e Ugl del Lazio sostengono la fiaccolata promossa per venerdì 8 febbraio dalle rispettive categorie della funzione pubblica». Così in una nota Claudio Di Berardino, segretario generale della Cgil di Roma e del Lazio, Tommaso Ausili, segretario generale della Cisl del Lazio, Pierpaolo Bombardieri, segretario generale della Uil di Roma e del Lazio e Daniela Ballico, segretaria generale dell’Ugl di Roma e del Lazio.
«Un gruppo così importante – continuano – non può morire a causa di scelte manageriali e di finanza sbagliate facendo ricadere tutto sui 1800 dipendenti che da molto tempo con senso di responsabilità e sacrificio lottano per mantenere aperte le strutture e continuare a dare un servizio ai cittadini ».«Vogliamo chiarezza e rassicurazioni sul futuro del gruppo e per questo, in raccordo con le nostre categorie della funzione pubblica – concludono i sindacalisti – chiediamo un incontro urgente con la proprietà e il commissario Palumbo»