La Grecia ha un nuovo governo. La Ue allenti la morsa

ATENE –  La Grecia ha un nuovo governo. Dopo mesi, è proprio il caso di dirlo, di consultazioni elettorali, Atene trova una maggioranza a seguito della tornata di votazioni di domenica scorsa.

Come era prevedibile, i conservatori di Nea Dimokratia, usciti dalle urne con la maggioranza relativa e il relativo premio, hanno trovato una sponda nei socialisti del Pasok, bastonati nei consensi.Ai due compagni di viaggio, si è unita Sinistra Democratica, col suo piccolo ma fondamentale patrimonio di seggi in Parlamento

Si ricrea dunque la maggioranza che aveva sostenuto il governo di salvezza nazionale di Papademos e che aveva negoziato e accettato il piano di austerity dell’UE. Questo sarà il banco di prova del nuovo governo e  anche della Unione europea chiamata a riaprire il confronto con il governo ellenico, non per cambiare il patto che ha disastrata il popolo greco ma perlomeno per allentare i vincoli temporali. Già la Germania ha comunque mostrato anche una volta il volto duro, facendo presente che tutti gli impegni assunti devono essere mantenuti, costio qujel che costi..

Resta all’opposizione il vero vincitore delle elezioni, Syriza, la sinistra radicale pro-euro e UE ma contro le misure di rientro di bilancio che quest’ultima ha imposto al Paese come collegato al supporto finanziario.
Fonti interne al Pasok esprimono un marcato fastidio per la scelta di Syriza, nonostante tutti gli sforzi profusi dai socialisti stessi per imbarcarla nella squadra di governo. E’ chiara la volontà del leader Tsipras di mantenere da un lato una posizione di coerenza rispetto al suo elettorato e dall’altro di favore rispetto alle prevedibili difficoltà del governo di larghe intese.
Intese tutte da definire, in ogni modo, e che costituiranno il primo banco di prova per questa nuova compagine governativa. Non è infatti da sottovalutare l’ampiezza di spettro politico su cui l’alleanza di governo insiste e i numeri non così ampi della sua maggioranza.
Intanto il clima non sembra raffreddarsi, con le accuse di scarsa responsabilità che il Pasok lancia a Syriza e con l’UE e i mercati internazionali pronti a valutare ogni mossa di Atene.

(elezioni, Grecia, Pasok, Syriza, Nea Dimokratia, euro)

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