Obama vince il secondo round con Romney

Un Barack Obama molto più
aggressivo ha attaccato duramente Mitt Romney nel secondo
dibattito per la Casa Bianca e ha riscattato l’opaca prova di
ULTIMORA – Denver che aveva permesso al rivale repubblicano di rimontarlo nei sondaggi. Quello andato in scena a Hempstead, vicino a New York, è stato un duello durissimo su auto, tasse, energia e politica estera che la moderatrice Candy Crowley della Cnn ha faticato a gestire. Un duello che il presidente americano si è aggiudicato ai punti, almeno stando ai sondaggi: per un rilevamento della Cnn il 46% ha visto meglio il presidente contro un 39% per Romney. Numeri simili per la Cbs, con il 37% che ha giudicato migliore la performance di Obama contro un 30% per il repubblicano e un 33% per un pareggio.

Pro-Obama anche un rilevamento della Cnbc che per un 56% assegna la vittoria al titolare della Casa Bianca, con un 39% per Romney e un 5% di indecisi, e un sondaggio online di Google che dà Obama al 48% contro il 31% per Romney. Ancora più significativo il sondaggio Battleground tra gli elettori probabili negli Stati in bilico, quelli che decideranno la sfida del 6 novembre: Obama ha vinto il duello per il 53% contro un 38% che ha visto meglio Romney.

 

Stasera secondo dibattito tv Obama-Romney, i due candidati sul filo di lana

ROMA – Barack Obama e Mitt Romney si ritrovano stasera all’Università Hofstra a Long Island, New York. L’occasione è il dibattito-confronto di un’ora e mezza, il secondo di questa campagna elettore per le presidenziali USA. Stasera sarà il pubblico a porre le domande, che saranno comunque selezionate in anticipo, per un dibattito che verrà trasmesso in diretta da tutte le emittenti del Paese, alle 21 ora di New York, le 3 di notte in Italia, per una platea stimata di 85 milioni di telespettatori.

A distanza di due settimane circa dal primo confronto di Denver, i due candidati si ritrovano con delle posizioni ben differenti: Obama, infatti, deve fare i conti con una contrazione dei consensi, forse proprio a seguito della prova poco convincente del 3 ottobre scorso.
Romney, di contro, sembra lanciato verso un’imprevedibile rimonta: non solo è ormai appaiato nei consensi al Presidente uscente, ma ha segnato una serie di colpi a suo favore – non da ultimo le cifre record raccolte per la sua campagna nell’ultimo mese – che lo riportano in piena corsa per la Casa Bianca.
Gli ultimi sondaggi elettorali parlano di un Obama avanti solo di un punto percentuale, una situazione, quindi, a dir poco incerta. Perché se da un lato tali sondaggi a livello nazionale hanno un peso e costituiscono un elemento di grande attenzione, dall’altro il sistema elettorale americano non può essere sintetizzato solo con quel dato.
Ciò che rileva infatti è il numero dei cosiddetti grandi elettori che, in ogni Stato dell’Unione, dichiarano la loro preferenza per un candidato o per l’altro e, conseguentemente, ricevono il consenso degli elettori. Questo fa sì che un punto percentuale di vantaggio non metta assolutamente al riparo il candidato che ne beneficia al momento del sondaggio.
In ogni caso, gli ultimi sondaggi effettuati Stato per Stato, rappresentano una situazione favorevole al Presidente uscente, ma ricca di insidie e incognite: Obama potrebbe contare attualmente su 294 grandi elettori dei 270 che gli servono per essere riconfermato alla Casa Bianca.
Romney ne avrebbe dalla sua 244. Permane una grande incertezza in alcuni cosiddetti stati chiave, in particolare l’Ohio, dove i due contendenti hanno sguinzagliato i vice e le mogli in una serie serrata di dibattito e iniziative popolari.
Da non dimenticare, poi, che il dibattito di stasera, avviene a sole tre settimane esatte dal 6 novembre, l’election-day.
Gli ingredienti per una serata ad alta tensione ci sono tutti, dunque, e le strategie dei due candidati sembrano puntare sull’attacco e non più sulla difesa.

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