Morsi ritira il decreto, ma non modifica il referendum. La protesta continua

IL CAIRO – Il presidente Morsi ha ritirato il decreto in cui si attribuiva poteri eccezionali e che aveva scatenato l’ondata di rpteste portando il paese in un clima da guerra civile.

Pur senza modificare la data del referendum sulla costituzione indetto il 15 dicembre, il presidente ha invitato le opposizioni a suggerire modifiche alla bozza di costituzione.  Tuttavia l’opposizione egiziana non è soddisfatta dall’apertura di Mohamed Morsi e valuta di continuare le proteste. Il presidente egiziano
Mohamed Morsi ha sì accettato di annullare il decreto del 22 novembre con cui si era attribuito poteri assoluti ma non intende rinviare il referendum sulla costituzione. Morsi ha però chiesto alle forze dell’opposizione di proporre modifiche al testo, anche se alla data prevista del 15 dicembre manca meno di una settimana ormai. Lopposizione teme di essere di fronte ad una «manovra politica volta ad ingannare il popolo».
Per questo la coalizione all’opposizione si riunirà oggi per valutare l’apertura del presidente, anche se l’orientamento generale sembra quello di continuare a protestare. Sono in tanti ad essere di questo avviso, tra cui Mohamed ElBaradei, che in un messaggio su twitter ha affermato che «la Costituzione limita i nostri diritti e le nostre libertà». 

 Il Movimento d’opposizione del 6-Aprile, molto attivo durante la rivolta che ha rovesciato il presidente Hosni Mubarak nel febbraio del 2011, ha lanciato un appello «a continuare le manifestazioni…per fermare il referendum sulla costituzione dei Fratelli musulmani», in programma il 15 dicembre prossimo. Gli anti-Morsi, che hanno occupato piazza Tahrir nel centro del Cairo all’indomani dell’annuncio del decreto con cui il presidente si ampliava i poteri, non intendono smobilitare, malgrado la decisione del capo dello Stato di fare marcia indietro. «Il nostro obiettivo resta il referendum» sul progetto di Costituzione, ha detto uno dei manifestanti. Nel frattempo testimoni hanno raccontati di aver notato diversi aerei militari F-16 sorvolare a bassa quota Il Cairo. Una manovra militare davvero inquietante, simile a quella avvenuta alla fine di ottobre. Il governo ha annunciato che si è trattato di un addestramento militare.

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