STRASBURGO – Tolta l’immunità parlamentare europea a Marine Le Pen. Pertanto la leader dell’estrema destra francese dovrà rispondere del reato di incitazione all’odio razziale. Un reato che prevede fino ad un anno di carcere e una sanzione di 45 mila euro.
Il Parlamento Europeo ha votato questo pomeriggio la richiesta del tribunale di Lione, che aveva adempito alla richiesta del Mrap, il movimento contro il razzismo e l’amicizia tra i popoli. A finire nel tritacarne giudiziario le dichiarazioni del dicembre 2010, quando l’europarlamentare etichettò come “occupazione della Francia” le preghiere musulmane che avevano luogo per le strade francesi.
Larga la maggioranza che che si è espressa nella seduta plenaria che si è tenuta a Strasburgo, che ha votato per alzata di mano.
Secondo il Front National, il partito ereditato dal padre Jean Marie, la decisione presa dall’organismo comunitario è “contraria a tutta la giurisprudenza di questa assemblea” e mostra “la terribile ansia della casta di fronte a una responsabile politica che ha il coraggio di dire la verità ai suoi concittadini”.
Non ha mostrato sorpresa invece la diretta interessata, che ha definito la decisione una vicenda che “disonora il Parlamento Europeo”. Secondo Marine Le Pen, infattti il Parlamento europeo risente delle influenze nazionali francesi, che la vedono in netta ascesa di consenso tra le masse. “Io non posso essere protetta. Sono un avversario politico. E posso esserlo ancora di più alla luce dei sondaggi”. Secondo un recente sondaggio di Yougov quello della leader di Fn sarebbe il secondo partito in ordine di consenso. Avanti ai socialisti e dietro solo all’Ump, il maggior partito di centro destra. Mentre il suo indice di popolarità, certamente non fondato su consensi europeisti, non più tardi di due settimane fa era al 21%. Come quello del presidente della repubblica François Hollande per intenderci.
“Mi difenderò davanti al tribunale e sono assolutamente convinta che il tribunale mi darà ragione e difenderà il mio diritto di dire ai francesi la verità sulla situazione” la conclusione della Le Pen.