Continua la crisi in Ucraina. L’aeroporto chiude a Donetsk. Ancora vittime

ROMA – Kiev sta mostrandoci una sconvolgente pagina del libro dell’Europa dell’Est. Sono stati temporaneamente sospesi i voli all’aeroporto di Donetsk a causa dei violenti attacchi subiti dall’omonima città.

La situazione ormai è fuori controllo: 46 morti negli scontri del 2 maggio ad Odessa e 30 morti di cui 4 soldati del governo negli scontri di ieri. Grazie all’accordo del 21 marzo tra Zaia, presidente della regione, ed il primo console Andrii Kartysh, stamattina 8 pazienti ucraini hanno potuto usufruire delle infrastrutture ospedaliere venete. La Svizzera, oltre ad aver aperto un’inchiesta su riciclaggio di denaro della famiglia dell’ex presidente Ianukovich, ha congelato circa 140 milioni di euro allo stesso. Le più alte cariche politiche, da Napolitano ad Hollande, sottolineano la pericolosità degli eventi. Il presidente francese sostiene che la priorità sia far pressioni su Putin affinchè venga rispettata la scadenza elettorale. L’Italia è pronta ad intervenire, questo emerge dalle parole del Presidente della Difesa Roberta Pinotti. Durante la permanenza ad Abu-Dhabi Ban ki-moon, segretario generale dell’Onu, ha sottolineato la sua volontà di concludere tutto in modo pacifico, servisse anche un suo aiuto. Infatti il ministero degli Esteri russo ha esortato Kiev a concludere la contesa, ritirando le truppe e prendendo parte ad una discussione “normale” per trovare una soluzione alla crisi, ricordando, inoltre, che le provvigioni e  le medicine sono sul punto di terminare. A Washington, il segretario della Casa Bianca, Jay Carney mantiene un profilo basso affermando il suo disappunto di fronte a tali violenze. La NATO (North Atlantic Treaty Organization) sta agendo in Estonia, si crede nell’Osce. Domani avrà luogo l’incontro tra il presidente Putin e lo svizzero Didier Burkhalter al fine di giungere ad una soluzione attraverso un dialogo, si spera, pacifico.

Condividi sui social

Articoli correlati