Cina. Quasi di 5 milioni di morti all’anno per inquinamento

PARIGI – Inquinamento, obesità, tabagismo e incidenti stradali costano la vita ogni anno a 4,7 milioni di cinesi: è quanto risulta da uno studio pubblicato dalla rivista scientifica britannica The Lancet.  

Lo studio sottolinea tuttavia anche che dal 1950 ad oggi la Cina è riuscita quasi a raddoppiare l’aspettativa di vita (passata da 40 anni a 76 anni) e a compiere progressi notevoli nel controllo delle epidemie e nella salute materna e infantile. 

Tuttavia la rapida crescita economica e uno stile di vita sempre più occidentalizzato hanno portato nuovi problemi sanitari: in particolare, oltre 2,2 milioni di persone muoiono prematuramente ogni anno per cause legate all’inquinamento e 1,4 milioni per patologie derivanti dal consumo di tabacco (che riguarda il 28% della popolazione adulta), dato quest’ultimo che potrebbe raggiungere i tre milioni nel 2040 se verrà mantenuta la tendenza attuale.

Quanto agli incidenti – per la maggior parte stradali – costano la vita a 800mila persone ogni anno e rappresentano la principale causa di morte per le persone di età inferiore ai 39 anni; in aumento poi anche il numero delle persone obese o in sovrappeso con le patologie associate, dai 16 milioni del 2000 ai 30 milioni del 2010. Infine, il progressivo invecchiamento della popolazione ha causato un forte aumento dei pazienti affetti da demenza senile (triplicati negli ultimi vent’anni, fino a 9,2 milioni) la cui cura è spesso a carico della collettività perché la politica dei figli unici ha privato molti di loro di un sostegno familiare adeguato.

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