India: ‘guerra degli spaghetti’, governo chiede 90 milioni a Nestle’

MUMBAI – La guerra dei noodles (spaghetti) continua tra l’India e il colosso svizzero Nestle’, che nel Paese, con il marchio Maggi, detiene l’80% del mercato.

Il governo di Nuova Delhi ha annunciato oggi che chiedera’ alla Nestle’ 90 milioni di euro di danni e interessi per lo scandalo dei ‘vermicelli’ istantanei, che secondo le autorita’ indiane, contengono elevati livelli di piombo. A giugno il gigante alimentare elvetico aveva deciso di ricorrere presso l’Alta Corte di Mumbai contro la decisione dell’autorita’ sulla sicurezza alimentare indiana di ritirare dagli scaffali di 350 milioni di pacchetti di noodles, in quanto pericolosi per la salute. La Nestle’ aveva eseguito il ritiro del prodotto ma aveva definito le “preoccupazioni privi di fondamento”. Di qui il ricorso all’Alta Corte, che oggi si riunira’ per sentire le varie argomentazioni. In di pronunciamenti giudiziari, le analisi ordinate dalle autorita’ indiane su tutto il territorio, hanno prodotto risultati discordanti. Paul Bulcke, amministratore delegato di Nestle’ ha chiesto alle autorita’ indiane di precisare meglio la metodologia dei test di controllo. Secondo la societa’ svizzera i test effettuati a Calcutta e dai quali risultano livelli di piombo sette volte superiori al consentito, sarebbero dipesi dal fatto che durante i test i pacchetti sarebbero rimasti a lungo aperti.

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