Migranti, arrivi in Croazia. Scontri e arresti in Ungheria

ROMA  – Dopo la chiusura delle frontiere ai migranti, decisa dal governo ungherese, che ha sigillato i confini con filo spinato, oggi i primi gruppi di migranti sono arrivati in Croazia, nuova rotta verso l’Unione europea. Sono circa 80 le  persone  arrivate stamane all’alba, attese da decine di poliziotti e operatori umanitari al confine, dove sono stati registrati, anche se da quanto si apprende dai media locali. 

Alcuni migranti hanno attraversato il confine passando nei campi vicini per evitare la registrazione. Il gruppo costituito in maggior numero da siriani e afgani, tra cui molti i bambini e donne, ha attraversato la frontiera all’altezza di Tovarnik (Nord-Est della Croazia) dopo aver transitato per la città di Sid. Sono stati fermati dalla polizia croata poco dopo aver varcato il confine e sono stati portati a Tovarnik per essere registrati e per accedere, se necessario, all’assistenza medica. La polizia croata ha detto che altri gruppi sono in arrivo, determinati a proseguire il viaggio verso la Germania. I migranti che intendono raggiungere il Nord dell’Europa dovranno successivamente attraversare la Slovenia.

Scontri tra migranti e polizia in Ungheria

Nel frattempo questa mattina si sono verificati una serie di incidenti in Ungheria, a Horgos, davanti al muro al confine con la Serbia. Qui infatti alcuni gruppi di migranti esasperati hanno cercato di abbattere il filo spinato lanciando pietre contro i poliziotti.  Hanno inoltre gettato coperte sul filo spinato cercando poi di abbatterlo tirandole. Intanto la polizia che  ha rafforzato il presidio indossando tenute antisommossa,  ha annunciato che fino a questo momento, sono circa 316  i migranti arrestati al confine con la Serbia, dopo l’entrata in vigore ieri delle nuove norme più restrittive in fatto di immigrazione. Mentre i profughi che hanno presentato domanda di asilo sono stati finora solo 70 e 40 domande sono state già respinte. Si apprende inoltre che la polizia ungherese ha cominciato a lanciare lacrimogeni e far intervenire dei cannoni ad acqua contro centinaia di migranti che cercano di sfondare la barriera di filo spinato e, che nella prima applicazione della nuova legge anti-clandestini, un migrante è stato condannato per ingresso illegale in Ungheria. 

I primi 250 migranti ammassati al confine serbo-ungherese sono stati trasferiti in un centro di accoglienza a Kanjiza, in Serbia. A riferirolo è stato il portavoce locale dell’Unhcr, aggiungendo che altri 2.000 rifugiati sono ancora accampati davanti alla barriera eretta dalle autorità magiare per sigillare la frontiera.

Misurazioni per barriere con la Romania

Alcuni tecnici ungheresi hanno inoltre cominciato a segnare il percorso della barriera da erigere al confine con la Romania, preparandosi a estendere quella già realizzata alla frontiera con la Serbia. Ingegneri ed esperti sono stati visti fare misurazioni sul terreno, alla presenza di una decina di poliziotti e soldati. Il ministro degli Esteri, Peter Szijjarto, martedì aveva annunciato la costruzione della barriera al confine con la Romania per bloccare l’afflusso di migranti. Una decisione condannata da Bucarest come scorretta tra due Paesi membri dell’Ue.

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