Brasile: per evitare carcere Lula vuole asilo in Italia

BRASILIA – L’ex presidente brasiliano Inacio Lula da Silva, l’uomo che facendosi beffe della giustizia italiana ha negato l’estradizione del terrorista Cesare Battisti, condannato a 4 ergastoli, ora e’ nei guai nel suo Paese per lo scandalo Petrobras (le mazzette ed i fondi neri pagati dal colosso petrolifero Petrobras ai politici locali, a partire dai vertici del su Partito dei Lavoratori).

Per questo Lula, che ambisce a succedere alla sua delfina DIlma Rousseff, vorrebbe scongiurare l’arresto e la prigione chiedendo asilo in Italia. Lula, infatti, e’ stato nominato ministro capo di gabinetto del governo di Rousseff, per garantirgli l’immunita’ dalla magistratura ordinaria, ma piu’ di un giudice ha sospeso il provvedimento per cui Lula e’ ancora a rischio arresti. Il “piano segreto” e’ stato rivelato dal settimanale Veja secondo il quale la scelta sarebbe caduta sull’Italia – nonostante i dissapori sul caso Battisti – perche’ la moglie Marisa Letizia, natta Rocco Casa, e’ uno delle centinaia di migliaia di cosiddetti ‘italiani all’estero’ con doppia cittadinanza: benche’ erano solo i suoi nonni ad essere cittadini italiani, da Palazzago provincia di Bergamo, grazie alla legislazione italiana che concede con estrema facilita’ il passaporto italiano. Il “piano segreto” ci cui parla Veja prevederebbe, con il placet – tutto da verificare – dell’ambasciata italiana, il trasferimento di Lula nell’edifico (come Julian Assange che per scampare alla richiesta di estradizione in Svezia si trova da giugno 2012 nella legazione ecuadoregna a Londra) e poi il suo trasferimento fino all’aeorporto ed il decollo alla volta dell’Italia. Lula e’ indagato 0n Brasile sia nello scandalo Petrobras che per frode fiscale.

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