Dallas: Black Lives Matter. Un’altra notte di proteste

DALLAS – Nuova notte di proteste negli Stati Uniti, dove le tensioni razziali restano altissime dopo l’uccisione di tre afroamericani da parte della polizia, l’ultimo a Houston, e la strage di agenti a Dallas.

Proprio a Dallas, scossa dall’uccisione di cinque poliziotti da parte di un un ex riservista afroamericano, il Dipartimento di polizia ha rafforzato le misure di sicurezza dopo l’avvistamento di un uomo con un maschera nera vicino al quartier generale. L’area e’ stata circondata dalle unita’ speciali ma dell’uomo non si sono trovate tracce. 

Le tv locali hanno diffuso le immagini dell’arrivo nel Dipartimento di diversi mezzi blindati. Gli ingressi del commissariato, dove si erano radunati numerosi cittadini per manifestare sostegno alla polizia, sono stati chiusi e gli agenti hanno preso posizione all’interno, ha riferito il Dallas Morning News. Secondo quanto rivelato dall’emittente locale WFAA (Affiliata ABC) una minaccia proviene da Houston: un gruppo armato della citta’, dove ieri un altro afroamericano e’ stato ucciso dalla polizia, ha fatto sapere di essere in procinto di raggiungere Dallas per “causare danni”. La notizia non ha trovato conferme ufficiali. Sempre in Texas, a San Antonio, ignoti hanno sparato contro la sede del Dipartimento di polizia: fori di proiettili sono stati trovati su un muro della struttura e alcuni bossoli sono stati rinvenuti in una strada adiacente.

In tutta l’America proseguono le manifestazioni organizzate dal movimento Black Lives Matter, le vite dei neri contano, che in alcuni casi sono sfociate in violenze. A St. Paul, in Minnesota, dove nei giorni scorsi era stato ucciso un afroamericano, Philando Castile, e’ stata occupata l’arteria Interstate 94 e cinque poliziotti sono rimasti feriti nel lancio di petardi, bottiglie di vetro e mattoni da parte dei 200 manifestanti che hanno forzato il cordone di sicurezza. Gli agenti hanno risposto con il lancio di lacrimogeni e hanno fermato diverse persone. Una trentina di manifestanti sono stati fermati a Baton Rouge, in Louisiana, dopo una protesta davanti al negozio in cui vendeva cd Alton Sterling, il nero ucciso da due agenti dopo essere stato bloccato a terra. Tra i fermati anche l’ex candidato sindaco a Baltimora, Deray McKesson, esponente di spicco di Black Lives Matter. Proteste anche a Detroit e a San Francisco dove e’ stata bloccata la rampa del Bay Bridge. 

A Denver dove gli attivisti hanno dato il via a un sit-in di 135 ore, una per ogni afroamericano ucciso dalla polizia quest’anno. Secondo quanto riferisce la Cnn, tre persone sono state arrestate durante le proteste nel centro di Chicago. Manifestazioni sono state organizzate in molte altre citta’, tra cui Washington, New York (dove sono state arrestate 74 persone) Atlanta, Miami e Fort Lauderdale, in Florida. Nella capitale circa 400 persone hanno marciato pacificamente per il terzo giorno consecutivo nel quartiere di Georgetown. Ad Atlanta un gruppo di manifestanti si e’ scontrato con la polizia nei pressi delle Interstate 75 e 85, per poi muovere verso nel distretto finanziario di Midtown. A Miami i dimostranti hanno bloccato l’Interstate 395, chiusa dalla polizia per un breve lasso di tempo. Bloccate dai manifestanti anche alcune rampe di accesso alle autostrade a San Francisco e a Fresno, in California. 

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