Germania: scoppia il caso dopo il suicidio del terrorista

La stampa locale tedesca si sta occupando del suicidio del presunto terrorista. In Germnaia è scoppiato un vero e propiro caso su questa morte alquanto sospetta

BERLINO – Quando la giovane donna addetta al controllo ha aperto la porta della sua cella alle 20:00 di mercoledi’, il sospetto terrorista di Lipsia, Jabir Albakr, era gia’ morto. Si era impiccato con una camicia. Appena un quarto d’ora prima era stato controllato, e tutto appariva in ordine. Il procuratore generale ha dichiarato che “quanto e’ successo non sarebbe mai dovuto accadere, ma e’ successo”. Secondo l’ufficio di statistica della Sassonia i suicidi nelle carceri tedesche sono in aumento: due nel 2013 e 2014, tre nel 2015 e sei fin’ora quest’anno. Il giudice lunedi’ scorso aveva avvertito che sussisteva il pericolo di un suicidio del detenuto 22 enne, che pero’ non era stato sottoposto a vigilanza continua. Secondo quanto ha riferito alla “Sueddeutsche Zeitung” il suo avvocato, martedi’ mattina Albakr parlava, ma non si sentiva bene. Successivamente aveva rotto una lampada ed “il suo  comportamento poteva far chiaramente presagire le sue intenzioni” ha detto l’avvocato.

Tuttavia, fino a mercoledi’ mattina, nessuno tra le autorita’ carcerarie ha ravvisato motivi validi per sospettare una volonta’ suicida. Secondo il direttore del carcere Rolf Jacob, tutto e’ avvenuto secondo le regole. In molti ora chiedono le dimissioni del ministro della Giustizia della Sassonia, Sebastian Gemkow (Cdu). In Sassonia il pericolo di attentati e’ considerato elevato, e nonostante questo Albakr e’ potuto entrare nel Paese ed ottenere l’asilo. Sembrava “normale”, inviava foto sorridenti ai familiari. Aveva detto che voleva iniziare una nuova vita in Germania. La sua abitazione, pero’, era piena d’esplosivo. (Res) NNNN

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