Sarkozy spende 260 milioni di euro per un aereo. Altro che austerity francese

PARIGI – I francesi non sono spesso un modello per i nostri politici, hanno uno stato forte e centralizzato, una bassa evasione fiscale e leggi chiare, ma in un campo potrebbero diventare la nuova pietra di paragone della classe dirigente italiana.

Mentre da noi si sta ancora a far chiacchiere sulle auto blu, sulla cilindrata, l’uso eccetera il premier francese Nicolas Sarkozy si è tolto uno sfizietto da quasi 260 milioni di euro, un aereo di altissima rappresentanza che il Times ha simpaticamente ribattezzato Air Sarkò One.

E diciamolo pure che leggere di due forni elettrici montati sull’aeroplano e costati 75mila euro potrà anche far sorridere, visto che si tratta di soldi dei nostri cugini d’oltralpe, ma sapere che la loro installazione è costata altri 694.312 euro, necessari per gli studi di fattibilità del sistema di sicurezza e del corredo di alcune saracinesche elettriche, e che installare queste saracinesche è costato a sua volta 310.245 euro, il tutto emerso da un rapporto della Corte dei Conti francese che è stato consegnato mentre il presidente si accinge a chiedere al Parlamento di approvare pesanti tagli alla spesa pubblica per risanare il deficit francese, fa davvero passar la voglia di sorridere.
E forse non è un caso se oltre a dotare l’Air Sarko One di un DVD player, una macchinetta Nespresso, una doccia e un ampio letto matrimoniale, Sarkozy abbia deciso di spendere 1.161.500 euro per blindare una porta che conduce al suo ufficio personale a bordo dell’Airbus A330. Un segnale materiale di separazione dalla realtà circostante, un segnale di separazione tra le classi dirigenti, tutte le classi dirigenti, ed i loro popoli. Con una cinghia che sembra stringersi sempre di più per i meno fortunati e diventa sempre meno sopportabile vedendo chi non sembra avere alcun dubbio sulla necessità di certe ‘spesucce’.

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