Sua Eminenza Tarcisio Bertone, ma il Bunga Bunga è nei Vangeli?

Eccellentissima e Reverendissima Eminenza, scelgo la sua Augusta Figura, in rappresentanza di uno Stato che dovrebbe poggiarsi soltanto sul potere spirituale, per confidarle qualche debito di comprensione sulle Sue simpatie politiche e su quelle di Sua Santità, l’altrettale Reverendissimo Benedetto XVI.

Sono abbastanza adulto e smaliziato per ricordare come i Suoi predecessori avessero come referente Benito Mussolini, per poi sconfinare in Giulio Andreotti e, a Roma, in Vittorio Sbardella (altrimenti detto “lo squalo”) e quindi sono consapevole che la Santa Romana Chiesa non è sempre un concentrato di beatitudini. Ma ora, con la storia del Bunga Bunga, come la mettiamo? Lei, Reverendissima Eminenza, continua ad appoggiare, perfino più di quanto mai accaduto quando c’era la Santa Democrazia Cristiana, il magnate di Arcore, senza preoccuparsi per niente se tali imbarazzanti scelte siano conseguenti al Verbo, alle parole e alla sostanza di quei Testi in cui Lei pure dovrebbe credere, visto che sono proprio loro che Le assicurano il contratto di lavoro, un lauto stipendio e tutte le prebende che il suo capostipite (Gesù) poteva solo sognarsi, anche se non ricercava. Come la mettiamo, Eminenza? È possibile credere indissolubilmente e ciecamente in un leader politico dalla vita dissoluta come quella di Silvio Berlusconi? Risponde alla “parola di Dio” (quella che Lei recita durante la Santa Messa, nel momento della lettura dei Vangeli) l’organizzazione di dopo-cene in cui un nugolo di ragazze (alcune minorenni) si travestono da postine e da poliziotte, come nella commedia boccaccesca all’italiana degli anni Settanta, per poi partecipare alla selezione per chi si fermerà a dormire (si fa per dire)? Eminenza, ci dica, ci indichi il riferimento testuale in Luca, Marco, Matteo e Giovanni perché a noi ci è sfuggito, nella sua infinita Dottrina ci faccia comprendere anche soltanto l’ipertesto o il criptotesto in modo tale che si possa comprendere tanto Suo fervore verso Arcore.

Noi conosciamo alcune argomentazioni che circolano nelle Vostre Alte Sfere, ribadite anche durante il “meeting” riminese di “Comunione e Liberazione” lo scorso agosto: aborrire il moralismo, secondo alcuni di voi il Male dell’epoca attuale, perché, asserite, “chi è senza peccato scagli la prima pietra”. Ma, Eccellentissima e Reverendissima Eminenza, c’è forse qualcuno che, magari non immune dal peccato, si è limitato solamente a desiderare la donna d’altri o a provare invidia o iracondia ma che mai si sogna di acquistare il corpo di una minorenne (o maggiorenne), a dissolvere la propria autorità di Stato in orge di concupiscenza che, per Lei e le Alte Sfere, dovrebbero rappresentare il Peccato per antonomasia, dopo il rinnegare Dio. Insomma, non c’è nessuno senza peccato – è vero –  ma vogliamo provare a fare una classifica? Vogliamo confidare, una volta per tutte, in chi cerca di avvicinarsi di più alla Parola sulla quale la Sua Reverendissima Eccellenza fonda anche l’Autorità di Dio? Ed allora si potrebbe dire: “Perdoniamo, certo, ma appoggiamo anche qualcuno meno peccatore a cui affidare gli affari di Stato e la conduzione della Città degli Uomini”. Insomma, qualcuno che non pratica il Bunga Bunga.

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