Giornata Mondiale dell’acqua. Sempre più spesso è usata per produrre biocombustibili

ROMA – Oggi si festeggia in tutto il mondo la Giornata Mondiale dell’acqua. Un giorno per ricordare che l’acqua è un diritto naturale dell’uomo.

Che non può essere riprodotta in laboratorio. E che va tutelata e protetta contro politiche volte a sfruttarla senza criterio. Perché è sull’acqua che macinano molti interessi. Nel futuro le guerre potrebbero svolgersi vicino ad una sorgente acquifera piuttosto che un pozzo petrolifero. La rivista Solidarietà internazionale, Solidarietà e Cooperazione Cipsi, il Comitato italiano Contratto mondiale sull’Acqua, in occasione di questa giornata ha presentato un dossier statistico 2011 e uno in preparazione dei referendum per l’acqua pubblica.

Secondo il dossier il principale responsabile del depauperamento delle risorse idriche, a livello mondiale, è rappresentato dal modello di “agricoltura” che assorbe infatti in media il 70% dell’insieme dei prelievi d’acqua. I prelievi per uso agricolo raggiungono il 90% nei paesi sottosviluppati, contro un prelievo del 20% dell’industria ed un 10% per usi domestici. L’acqua viene usata non tanto per produrre cibo ad  uso umano ma per alimentare gli animali o per la produzione di biocombustibili. È ancora l’energia a tener banco la discussione. La richiesta massiccia, soprattutto dalle nuove potenze Cina, India e Brasile, di energia sta creando scompenso in tutto il mondo. Si costruiscono dighe, sbarramenti, salti al solo scopo di creare infrastrutture per produrre energia idroelettrica oppure circuiti di raffreddamento a supporto delle costruzioni di nuove centrali nucleari.

“Nel mondo 884 milioni di persone non hanno accesso all’acqua sicura; 1,6 miliardi di persone non hanno accesso all’acqua potabile; 2,6 miliardi di persone vivono senza servizi igienico sanitari. Un bambino ogni 17 secondi muore per problemi e malattie connesse alla sua mancanza. Anche in Italia ci sono zone dove l’acqua è razionata per tutto l’anno. L’acqua è tanto preziosa da meritarsi l’appellativo di ‘oro blu’ sui mercati finanziari, generare conflitti, influenzare migrazioni. Ma soprattutto, determinare il futuro dell’umanità”, ha dichiarato Guido Barbera, presidente di Solidarietà e Cooperazione Cipsi. “Da anni ci battiamo per una gestione dell’acqua che sia pubblica, partecipata e democratica. Questo è il nostro contributo per portare a votare 25 milioni di cittadini al referendum, e vincerlo con una maggioranza di SI all’abrogazione delle norme legislative che favoriscono la privatizzazione dell’acqua” ha aggiunto, riferendosi al referendum per l’acqua pubblica.

Sul rapporto acqua ed energia si è espresso il Presidente Giorgio Napolitano che, per il convegno “Acque e Energia” organizzato dall’Accademia nazionale dei Lincei, ha inviato un messaggio dove ribadisce la necessità di sviluppare nuovi indirizzi di ricerca sui futuri scenari dell’uso delle risorse idriche e delle altre fonti alternative e rinnovabili. Ha scritto che è “indispensabile individuare nuovi modelli e strumenti capaci di coniugare lo sviluppo economico con la rigorosa salvaguardia del pianeta e dei suoi equilibri ambientali”. Parole forti espresse a distanza di qualche settimana dall’approvazione del decreto Romani, meglio noto come “ammazza rinnovabili”.

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