Pato. Ora i cuoricini sono tutti per Barbara Berlusconi

MILANO – Lui, Alexandre Rodrigues da Silva, detto Pato – perché lì è nato -, poco più di un fanciullo, anche se già con tanti soldi. Fino a qualche tempo fa, ogni volta che segnava un gol, disegnava con le mani un cuoricino e lo indirizzava a Stefany Brito, una moglie da cui si è separato dopo nove mesi di matrimonio, dovendo però sganciare 57 mila euro al mese di mantenimento. Dopo qualche mese che il ragazzo si è limitato ad esultare e basta, ora il suo sguardo e i suoi gesti si indirizzano di nuovo verso gli spalti – sempre quelli per vip, ovviamente -, si mette una mano sul cuore, nella sua semplice simbologia amorosa, e inneggia al soggetto attuale della sua felicità: Barbara, primogenita di secondo letto del padrone, cioè di Silvio Berlusconi.

Un amore improvviso e spavaldo, quello dei due giovani. Sono stati visti in atteggiamenti affettuosi girare per ristoranti, baciarsi. Lei viene da una separazione con Giorgio Valaguzza, dal quale ha avuto due figli ma si è subito consolata, proprio con il goleador milanista ed è sempre presente lì, a tifare per il suo giovane spasimante.

In fondo, al Milan sono contenti, perché Pato, senza amare, non sa nemmeno segnare. La crisi coniugale lo aveva scosso, reso quasi evanescente. Aveva bisogno di nuovo carburante, di una spinta di energia. Ora che l’ha trovata, ha subito steso l’Inter, con incursioni lancinanti entro la difesa nerazzurra. Sembra un po’ come quegli adolescente che, nei campetti di periferia, vogliono farsi ammirare solo da una persona: lei.

Il suocero di fatto non ha voluto commentare questa nuova storia d’amore. Vecchio marpione di tenzoni amorose, si è limitato a dire con il suo sorriso scintillante: “Passiamo alla prossima domanda, per favore”. Ma in fondo, non gli dispiace. Pato è quel che si dice un bravo ragazzo e l’ha pagato poco. Il che, per il Cavaliere, è cosa da non sottovalutare.

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