Monti: denunciate le spese futili. Ma è una cosa seria? Supertecnici al lavoro

ROMA – Purtroppo il comunicato del governo che si può leggere sul sito di Palazzo Chigi non è uno scherzo di qualche buontempone.

E’ proprio vero. Dopo la “ trovata” dei supertecnici per mandare in onda  lo “spending review”, la revisione della spese pubblica, intendi tagli, ora ne arriva un’altra che lascia, al minimo interdetti, solleva molti dubbi. Del resto non ha trovato grande consensi la nomina del commissario Bondi e dei consulenti Amato e Giavazzi. Non contento Monti si rivolge ai cittadini italiani invitandoli a “dare suggerimenti”, a “segnalare uno spreco aiutando i tecnici a completare il lavioro di analisi e ricerca delle spese futili”. E  la Repubblica che aveva scritto una  paginate di elogi per le nomine dei supertecnici offre le sue pagine per le segnalazioni dei lettori. Insomma, pare dire il premier, per individuare le “ spese futili” non bastano i ministri, i sottosegretari, non bastano neppure i supertecnici, ci vuole l’intervento diretto dei cittadini. Se prendiamo le pagine dei giornali  di questo ultimo mese, le spese futili sono state tutte indicate.

Da tutte le parti piovono critiche al premier
Ma tant’è. Monti è pignolo e risponde alle critiche che stanno piovendo da tutte le parti, chiamando in causa i cittadini, facendoli diventare protagonisti. Ma di che? Visto che sono lasciati ai margini quando si tratta di decidere per esempio sulla riforma delle pensioni, lacrime e sangue, senza neppure lasciare il tempo ai sindacati di dire la loro.  E i sindacati, nel corso delle manifestazioni del Primo Maggio, si sono fatti sentire, non hanno gradito, non hanno apprezzato a fronte della  drammatica situazione in cui si trova il paese che il consiglio dei ministri discuta per cinque ore, con divisioni evidenti, per nominare Enrico  Bondi, il più bravo fra i curatori fallimentari, vedi Parmalat, Amato e Giavazzi . Arrivano anche i primi commenti delle forze politiche. “Scetticismo” è la parola che viene più usata dai partitio che sostengono il governo.  

Fassina: non capisco il senso di queste nomine
Stefano Fassina, della segreteria del Pd, responsabile  dell dipartimento economico, molto vicino a Bersani dice. “ Confesso di non aver capito il senso di queste nomine”. Un modo per dire, in politichese, che non è d’accordo”. Alfano se la cava affermando di non volker “ alimentare polemiche”. Come dire che ci sarebbe tutto il metariale per alimentarle. L’ex ministro Brunetta sottolinea. “ Il problema non siamo noi, è Mario. SE lui si innervosisce e necessita di tecnici al quadrato e al cubo non lo so.Monti si sta incartando, come per la “ spending review” per decreto.”. Va giù di brutto Di Pietro:”Un tecnico più un altro tecnico non fanno due tecnici, ma manfrina. E’ evidente che ormai Monti tira solo a campare”, Con il suo linguaggio colorito Grillo se la prende in particolare  con Amato, parla di uno “ schiaffo agli italiani” per poi arrivare ad un disinvolto, come nel suo stile, “ potente vaffanculo della casta”.

Un “ cronoprogramma” dei possibili tagli
Unico difensore Pier Ferdinando Casini: “ Questi tecnici- afferma- non ci costano nulla vedo bene questa aggiunta..Ben venga” Colpisce la parola “ aggiunta”.  Una delle “ aggiunte “, Enrico Bondi, annuncia con tono delle grandi occasioni Palazzo Chigi,  si è già messa al lavoro. Per fare che?Ha cominciato a fare consultazioni. E tra i primi ad essere consultati il ministro per i rapporti con il Parlamento Piero Guiarda, quello che lo ha proposto al consiglio dei ministri. Situazione paradossale, per non dire di peggio. Entro 15 giorni il commissario è tenuto a presentare un cronoprogramma al Consiglio dei ministri con un piano di tagli pari a circa 2,1 miliardi di euro.  IL “crono programma” , davvero una preziosità . Era stato detto che Bondi sarebbe stato incaricato di “attuare” il programma di tagli deciso dai ministri. Invece no ed era starno che un personaggio del suo calibro fosse degradato al ruolo di “ attuatore”. Sempre dalla nota di Palazzo Chigi si apprende che 
“la riduzione, non lineare ma selettiva, sarà realizzata potenziando la linea di risparmio seguita dal governo nei primi mesi di attività: ad esempio i risparmi (per oltre 20 milioni di euro) prodotti dalla Presidenza del Consiglio grazie alla diminuzione delle consulenze e ai tagli all’organico, la riduzione degli stipendi dei manager pubblici, i tagli sui voli di stato e sulle “auto blu”, la soppressione di enti, o la riforma delle province”,  che le amministrazioni pubbliche dovranno in particolare adottare “entro 24 mesi” misure “finalizzate al contenimento dei consumi di energia”.

Bondi già al lavoro, per  ridurre le spese di 2,1 miliardi
 Bondi rimarrà in carica per non più di dodici mesi. Poi un elenco dei possibili tagli della spesa da effettuare: riduzione dei tribunali, uso migliore degli immobili, sanità., minori affitti  della  scuola,gestione del Viminale, Nella bozza di decreto legge vengono esclusi tagli  per il Quirinale, il Parlamento, per la Corte costituzionale. Viene confermato che per questo anno la “sforbiciata “ dovrà essere di 4,2 miliardi di euro per tentare di nion aumentare l’Iva. A Bondi il compito di portare a casa 2,1 miliardi. E gli altri? Se ne dovrebbero occupare Amato per quanto riguarda  i finanziamenti dei opartiti e dei sindacati ) questi ultimi affermano di non godere di finanziamenti pubblici ndr) e di Giavazzi per  mettere ordine  nella giungla dei contributi alle imprese.

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