Emergenza Italia. La soluzione: isolare la Lega secessionista

ROMA – Napoli è sommersa dai rifiuti, che oramai costituiscono un vero e proprio attentato alla salute pubblica. Nello stesso tempo la camorra e la Lega stanno facendo di tutto per far fallire la giunta, eletta democraticamente dai napoletani, di Luigi De Magistris che, con la sua prima delibera, ha definitivamente accantonato il progetto di costruzione del nuovo termovalorizzatore al quale evidentemente sono interessati i poteri criminali.

LEGA ILLEGALE. Ma il problema italiano in questi anni non è consistito solamente nella presenza di una forte criminalità organizzata, collusa con determinati settori del potere politico. il problema italiano – che si è sottovalutato e tuttora non si considera nella sua giusta pericolosità – è la presenza di un partito eversivo e razzista che risponde al nome di “Lega nord”. Questo partito non ha ma abbandonato il suo proposito insurrezionale di staccare un territorio immaginario – la Padania – dal resto dell’Italia. A partire dal 2001 lo aveva solamente messo da parte, puntando tatticamente al federalismo che però, nei piani di Bossi, costituisce solamente la prima tappa per la secessione. Un distacco del Nord dal centro-sud (o forse, nei piani leghisti, dal Sud, cioè da Roma in giù) che dovrebbe fare del nostro Paese due nazioni: la Padania e l’Italia. La prima, con capitale Milano; la seconda, con capitale Roma.

COLPIRE IL PROGETTO INSURREZIONALE. Una vera e propria insurrezione contro l’integrità fisica del Paese (articolo 5 della Costituzione), sotterranea anche se, fino ad ora, non violenta e non militarizzata, attuata con la complicità di ex fascisti come Ignazio La Russa e Maurizio Gasparri, che fino a qualche anno fa erano tutti Patria e Onore e di una certa percentuale calante di elettori che continuano a dare fiducia a un Governo che, nei fatti, vuole sovvertire il processo di unificazione, il Risorgimento e la Costituzione repubblicana. Peraltro, questo tentativo, che oramai è palese e chiaro come la luce del sole, viene perpetrato con una dote elettorale che non supera il 10%. La Lega è un’associazione politica di minoranza, anche al Nord, che vuole imporre la sua volontà anche sulle spalle di quei “padani” che non intendono affatto dividersi dal Meridione e dall’Italia. Nel Sudan del Sud (a prevalenza religiosa animista e cattolica), che diventerà un Paese indipendente a partire dal prossimo 1° luglio, si è svolto un regolare referendum che ha visto prevalere le forze separatiste con il 98% dei suffragi. In altri casi, come la separazione fra la Repubblica Ceca e la Slovacchia, avvenuta di fatto il 1° gennaio 1993, il Parlamento prese atto dell’artificiosità della costruzione nazionale, avvenuta sulla cartina geografica nel 1918, dopo la dissoluzione degli imperi centrali. Avvenimenti spesso citati a sproposito da leghisti come Matteo Salvini, sulla scorta della più completa inconsistenza storica di una “Padania” mai esistita se non come “espressione geografica”.

DRAMMATICI DANNI. Il partito leghista sta producendo danni irreparabili al tessuto sociale italiano. In questi giorni si ostina a negare l’assenso ad un provvedimento di legge che consentirebbe al sindaco De Magistris di liberare Napoli dai rifiuti. Il decreto equiparerebbe la spazzatura a rifiuti speciali; in questo modo si potrebbe trasportare al di fuori dei confini regionali, consentendo l’avvio della raccolta differenziata. I leghisti si dimenticano quello che oggi ricorda l’ex sindaco di Milano Marco Formentini. Nel 1995 proprio Milano stava affogando nei rifiuti cittadini per l’impossibilità di portarli nella discarica di Cerreto Maggiore, la cui popolazione aveva organizzato blocchi stradali. Fu Pierluigi Bersani, allora presidente della Regione Emilia-Romagna, ad accogliere la spazzatura meneghina. Un episodio che dovrebbe far vergognare chiunque oggi si oppone in modo così violento alla liberazione di Napoli.

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