Chi fa tremare la casta? Inutile cercarlo, lo Spider Truman è dentro ognuno noi

ROMA – E’ diventata una vera e propria sfida, quella di stanare il presunto precario che dopo essere stato licenziato dal Palazzo dei bottoni ha aperto un Blog e una pagina Facebook per denunciare le malefatte della Casta, almeno così dice, creando di fatto un movimento di indignatos, proprio come quelli spagnoli, sebbene per ora solo virtuali. Quasi 350mila fan in pochi giorni, che non sono passati inosservati nemmeno dentro e fuori i palazzi dove si decidono le sorti del paese. Tutti alla ricerca dell’imprendibile Spider Truman, del quale non si sa nulla,  “zero carbonella”.

C’è addirittura chi, forse avendo tanto tempo da perdere, è andato a spulciare i fascicoli con i nomi di chi ha prestato servizio a Montecitorio o a Palazzo Madama per vedere se i pochi dati a disposizione possano coincidere con un nominativo. Qualcuno addirittura azzarda l’ipotesi che dietro al vendicatore della casta ci possa essere un precario, tale Leonida Tucci, che dopo aver lavorato per anni  all’Ufficio Stampa Parlamentare nel gruppo di Alleanza Nazionale gli fu dato il “bel servito”. Ma non è lui l’uomo che stanno cercando. Ed è lui stesso a confermarlo.  Così la casta arriva addirittura a rispondere al misterioso personaggio che a colpi di “post” sta mettendo in luce il peggio che offre la politica italiana, da destra a sinistra senza esclusioni di colpi.

Così mentre il Palazzo trema si cercano tutti gli escamotage per svelare un nome che non serve cercare, perchè ormai il movimento nella Rete  è partito e non si fermerà tanto facilmente. Un onda informatica che vuole alimentare la coscienza, aprire gli occhi di fronte a chi non vuole rinunciare a nulla perchè  privilegiato e chi invece non ha più neanche le lacrime per piangere. Insomma l’ennesimo terremoto che colpisce il nostro Paese in un delicatissimo frangente, segnato da una logorante crisi economica che sta mettendo in ginocchio migliaia di famiglie, di lavoratori e lavoratrici, di precari, di giovani e di anziani pensionati, ovvero l’intera società.  

E’ strano perchè le denunce di Spider Truman non sono nuove. Non è l’Assange dagli scoop rivelatori, perchè qui in Italia le cose nel bene e nel male hanno sempre funzionato così. Pensare che nel maggio del 2007 usciva “la Casta” di Sergio Rizzo e Gian Antonio Stella. “Così i politici italiani sono diventati intoccabili” era il sottotitolo. Eppure questo libro denuncia con tanto di nomi, numeri e percentuali non ha scatenato la stessa indignazione che sta producendo il nostro Spider Truman. I tempi evidentemente non erano ancora maturi, perchè parliamo di quattro anni fa in un paese in cui si legge pochissimo  e dove internet – purtroppo – ha iniziato a svilupparsi un po’ tardino. Se non fosse per l’avvento dei social network saremo ancora all’età della pietra. Come Facebook, attraverso il quale molti italiani hanno avuto il loro primo approccio “amoroso” con l’odiato strumento informatico.

E poi nel 2007 c’erano sì i problemi, ma non erano accentuati come adesso e soprattutto non era ancora stato deciso così platealmente dai potenti di turno che questa crisi economica l’avrebbero pagata solo le fasce sociali più deboli.

Nella pagina “I segreti della casta di Montecitorio” oggi appare un piccolo spezzone di un film affiancato da un commento: “Va beh. avete ragione: meglio vivere che morire. però rilassatevi 5 minuti guardatevi quello che prima o poi bisognerà organizzare!”
Si tratta del pezzo finale del film “V per Vendetta”, quello –  per chi l’ha visto –  in cui un misterioso individuo con il volto coperto dalla maschera combatte il regime repressivo  guidato da Adam Sutler. Una storia brillante con un finale surreale in cui i deboli pareggiano i conti con i potenti riappropriandosi della loro dignità, ma anche della speranza. La stessa che manca in questo paese. Quindi, inutile tentare di identificare lo Spider Truman di turno,  perchè  la sua indignazione  è diventata anche la nostra. Insomma Spider Truman è dentro ognuno di noi.

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