Attentato Brindisi. Vendetta o gesto di uno squilibrato? Incerto il movente

ROMA – All’indomani della cattura del titolare del deposito carburanti di Copertino, Giovanni Vantaggiato,  il presunto attentatore che il 19 maggio scorso ha piazzato una bomba davanti alla scuola Morvillo-Falcone di Brindisi, restano  i dubbi sul movente.

L’uomo 68enne  – secondo fonti investigative – avrebbe confessato di essere  l’artefice dell’attentato costato la vita alla giovane studentessa di 16 anni Melissa Bassi, di aver confezionato la bomba personalmente e di aver premuto il tasto del telecomando come testimoniano le immagini riprese dalla telecamere del chiosco. Lo avrebbe fatto per vendicarsi di un torto subito durante un processo che lo vedeva vittima di una truffa di 300 mila euro per motivi legati alla vendita di carburante e dal quale, probabilmente, non si sentì adeguatamente protetto dalla giustizia. Quindi, se così fosse, il Tribunale di Brindisi sarebbe stato l’obiettivo principale, ma per eludere la sorveglianza l’uomo avrebbe preferito colpire la  scuola, che poi non è così vicina. Ma non è tutto.  Vantaggiato all’epoca dei fatti, infatti, aveva piazzato una piccola bombola di gas nella bicicletta del suo truffatore con tanto di telecomando. Tuttavia questo particolare  evidentemente non fu preso in considerazione come un campanello d’allarme.

 

Giuseppe VantaggiatoInsomma, le ipotesi sono tutte al vaglio degli inquirenti che ieri hanno messo sotto torchio il presunto killer. Vantaggiato prima ha negato, nonostante le immagini delle telecamere lo inchiodano inequivocabilmente, poi ha cercato di tergiversare e infine è crollato. Un interrogatorio durato svariate ore, durante il quale Vantaggiato avrebbe alternato momenti di lucidità ad altri di smarrimento dicendo che non sa nemmeno lui perchè ha commesso questo gesto criminale: “Ho avuto un colpo di testa, che volete fare?”E poi ha fatto intendere di avercela con tutto il mondo, anche se di preciso non si conosce l’esatto motivo.

Tuttavia i dubbi restano. Perchè colpire dei giovani studenti in una scuola? Infatti, apparentemente non sembra esserci nessuna connessione logica che fa pensare ad un’azione delittuosa per placare una sorta di vendetta. Inoltre Vantaggiato, sposato con due figli, non sembra aver avuto in passato problemi di squilibri mentali e neppure di avere collegamenti con la criminalità organizzata o addirittura con gruppi anarchici, tant’è che al momento nulla  è emerso in tal senso. Inoltre la sua attività di rivendita di combustibili agricoli e gas sembra sia ben avviata. Insomma non si ha la certezza assoluta su cosa si celi dietro al folle gesto di quest’uomo, apparentemente “normale”,   a cui gli investigatori,  forze di polizia, carabinieri e magistrati hanno dedicato un lavoro certosino per assicurarlo alla giustizia nel minor tempo possibile.

Insomma, per capire meglio la personalità di questo spietato personaggio si dovrà scavare nella sua vita e valutare ogni piccolo dettaglio. Perchè potrebbe trattarsi anche del gesto isolato di uno squilibrato mentale.

Appena Vantaggiato è stato condotto in cella nel carcere di Lecce ha chiesto: “Quanto tempo dovrò stare qui?” Chi lo ha visto definisce il suo atteggiamento “remissivo, passivo”.

Ora Vantaggiato dovrà rispondere di omicidio e concorso in strage aggravata dalle finalità di terrorismo.

 

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