Le donne di Berlusconi. Avanti la prossima…Come sputtanare un paese

ROMA – Se dieci ragazze potevano bastare a Battisti, di certo non sono sufficienti per Berlusconi. Per lui, che racconta a Tarantini il primo dell’anno, ce se sono molte di più. Uno scambio di confidenze e di passaggio di consegne con Giampi, che racconta il capodanno passato con Belen Rodriguez, Claudia Galanti e Manuela Arcuri.

Sesso, droga e rock’n’roll?…Ma no questa è roba di altri tempi! Ora ci sono gli assedi, le lunghe file. E le parole del sultano Berlusconi a Tarantini sono chiarissime: «io sono qua assediato da quando hanno visto che sono stato dichiarato da Playboy il politico più sexy sul libro che è venuto fuori il trenta…ha riportato questa cosa qui… io non ho scampo con questi qua. Ieri sera avevo la fila fuori dalla porta della camera… erano in undici… io me ne son fatto solo otto perché non potevo fare di più… non si può arrivare a tutto. Però stamattina mi sento bene sono contento della mia capacità di resistenza agli assedi della vita… che cosa ci tocca fare la notte del primo dell’anno. Senti io ho qua tutti i letti occupati… non so come fare a dirti venite. Il due viene anche Emilio… queste non vanno via neanche con le cannonate… il prezzo è buono, il vitto anche. Sai ieri sono state sulle automobili tre ore… hanno fatto le gare non le tiravi più giu.». ed alla domanda di Tarantini «ma quante ragazze ci sono?» il Sultano Berlusconi risponde candidamente «quaranta…Erano 67 quelle… intanto ho comprato una casa qui vicino per ampliare i posti… dodici posti in più.»

Un’Italia di papponi e meretrici, di faccendieri che attraverso le prestazioni sessuali offerte agli uomini di potere, ne ricavano benefici immensi. E le donne ci stanno, ed a quanto pare ci stanno bene. Non solo chi ne ottiene i benefici economici o di immagine, come le attricette da strapazzo che si impongono sui canali televisivi e nei film “sostenuti dallo Stato”, ma anche imprenditrici che fanno alzare il fatturato delle loro aziende e soprattutto “politiche” che di politica non ne capiscono nulla. Dire che è vergognoso è riduttivo.

Ormai parole come “vergogna”, “rispetto”, “onestà”, “pudore” non esistono più, hanno perso tutto il loro significato e non hanno senso. Tutto, alla faine comunque è in mano alle donne. Da loro, dalla loro disponibilità e veemenza dipendono le sorti del Paese e le scelte che vengono inflitte agli italiani. Anche per Bossi è così, quello che “ce l’ha duro” (o ce l’aveva!) è sotto lo schiaffo della moglie Manuela Marrone in Bossi ossia “l’anima nera del movimento”,quella che secondo panorama è all’origine della nascita del cosiddetto«cerchio magico e che gestisce l’agenda del marito – si legge – stabilisce chi affiancargli, chi premiare. E ora sta combattendo la lotta contro i “maroniani” ribelli e dissidenti che non le perdonano di trattare il partito come un bene di famiglia, da destinare al Trota».

Sono entrambi uomini senza senno, Bossi e Berlusconi e le dichiarazioni del capogruppo Idv al Senato Felice Belisario sono inequivocabili «Le ultime intercettazioni sui baccanali del premier svelano uno scenario squallido e inquietante: Berlusconi è nelle mani di lenoni e meretrici che lo sfruttano per ottenere appalti e ruoli di prestigio in aziende pubbliche. Ci sono tutte le condizioni per parlare di circonvenzione di incapace, con questo premier inebetito siamo un Paese a rischio». Lo ha dichiara da Vasto, dove si svolge il VI incontro nazionale del partito, Belisario. «Il presidente del Consiglio – ha aggiunto- come ebbe a dire la sua ex moglie, è un uomo malato: dovrebbe essere allontanato da palazzo Chigi e spedito in qualche struttura di cura. Non può certo occuparsi del Paese, come lui stesso ammette governa a tempo perso lasciando che tutto vada a rotoli. Stiamo attraversando una gravissima crisi economica e politica ma Berlusconi ha deciso di non mollare, per questo serve un’opposizione unitaria, dentro e fuori il Parlamento, che coinvolga i cittadini e le forze sociali, a partire dalla Chiesa cattolica.Ora anche chi ha avuto dei vantaggi ad assecondarlo rischia solo di andare a fondo con lui. Non possiamo permetterci un premier indegno del proprio ruolo, che mette le cosa pubblica a disposizione della corte di escort e ricattatori da cui si lascia abbindolare: l’Italia -conclude Belisario- non è un Sultanato».

Erano in undici…perbacco!!! E tutte in una notte! Beh…non c’è che dire! Un primato in Italia lo abbiamo raggiunto di certo: oltre alla politica andata a “puttane” (chiamiamole con il loro nome!) e lo “sputtanamento” mondiale di un Paese, abbiamo anche il Premier più “superdotato” del mondo…Non rimane che dir “Avanti la prossima!!”

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