Contratto. Federmeccanica discrimina la Fiom. Iniziative in tutta Italia

Partono male le trattative per il rinnovo del contratto di lavoro dei metalmeccanici. La Fiom è stata tenuta fuori dal tavolo del confronto fra le parti.

Ne da notizia una nota della Fiom in cui si esprime una forte protesta contro la decisione di Federmeccanica che ha convocato solo Fim-Cisl e Uilm-Uil nonostate che “ il sindacato dei metalmeccanici Cgil sia da sempre il più rappresentativo della categoria, avendo da solo più iscritti della somma di quelli appartenenti alle altre due organizzazioni.” Immediata è stata la risposta da parte dei lavoratori a una scelta dei padroni che mettono in discussione diritti e libertà sindacali, violando anche accordi sottoscritti fra Cgil, Cisl, Uil e Confindustria. Una decisione molto grave, una vera e propria provocazione che punta ad inasprire un clima già molto teso, una situazione in cui in tutto il settore la cassa integrazione coinvolge tante aziende, a partire da quelle Fiat con il fallimento dei piani presentati da Marchionne. Dalla Fiom viene un primo elenco di iniziative che si sono svolte in tutto il Paese, da Udine a Siracusa, dice il comunicato.

A Roma, un presidio è stato effettuato sotto la sede nazionale di Confindustria, all’angolo tra viale dell’Astronomia e viale Tupini. All’iniziativa, oltre a delegati provenienti da varie aziende del Lazio e dalla Fiat di Pomigliano, ha partecipato anche il Segretario generale della Fiom, Maurizio Landini. A Torino, in concomitanza con lo sciopero proclamato in provincia dalla Fiom, un presidio è stato tenuto davanti alla sede della locale Unione Industriale. Una delegazione formata anche da lavoratori di alcune delle più importanti aziende del territorio (Alenia, Avio, Microtecnica, Johnson Controls) è stata ricevuta da funzionari dell’Amma. Scioperi e presidi sono stati effettuati anche nelle altre provincie del Piemonte: Alessandria, Asti, Biella, Cuneo, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli. Anche a Milano ha avuto luogo un’iniziativa analoga a quella di Torino.

Uno sciopero dalle 9:00 all’orario di mensa è stato indetto per consentire ai lavoratori di partecipare a un presidio che è stato tenuto davanti alla sede dell’Assolombarda, in via Pantano. Oggi l’iniziativa di lotta ha toccato anche numerosi stabilimenti metalmeccanici siti in altre provincie lombarde, tra cui Brianza-Monza, Como, Lecco, Pavia e Varese. Presidi davanti alle Associazioni Industriali sono stati effettuati anche a Brescia, Cremona e Mantova. In queste tre provincie gli scioperi saranno effettuati nel corso della settimana a partire da mercoledì 25 luglio. In provincia di Sondrio, fermate dal lavoro saranno effettuate nella giornata di venerdì 27.

Stesso quadro anche a Venezia. Alla Fincantieri di Porto Marghera la Fiom ha proclamato uno sciopero di 3 ore, dalle 8:00 alle 11:00. Gli scioperanti hanno formato un corteo che ha raggiunto la locale sede della Confindustria, dando vita a un presidio cui si sono aggiunti i lavoratori di altri stabilimenti, nonché quelli delle imprese di appalto interne alla raffineria. In particolare, 2 ore di sciopero sono state effettuate, tra gli altri, negli stabilimenti della Alcoa e della Aprilia. Iniziative di lotta anche a Verona. Quattro ore di sciopero sono state proclamate dalla Fiom in diversi territori del Friuli-Venezia Giulia. Presidi sono stati effettuati davanti alle sedi confindustriali di Udine e Pordenone, mentre volantinaggi sono stati effettuati in provincia di Gorizia. Un’ora di sciopero con assemblee in provincia di Trieste. Per quanto riguarda la Liguria, una manifestazione è stata effettuata a Genova, anche qui davanti alla sede di Confindustria. Otto ore di sciopero sono poi state proclamate in alcune aziende della provincia di Savona, tra cui la Trench–Schneider e la Continental di Cairo Montenotte. A Bologna è stata effettuata una manifestazione nel pomeriggio sotto la sede della Confindustria dell’Emilia-Romagna, sita in via Barberia. Un corteo con oltre 2mila tra lavoratrici e lavoratori, provenienti da tutti i territori della Regione ove era stato proclamato uno sciopero di 4 ore, ha attraversato le vie centrali della città. Per quanto riguarda la Toscana, scioperi di 2 o 3 ore sono stati effettuati in diversi stabilimenti nelle provincie di Lucca e di Pisa. Un presidio sotto la locale sede di Confindustria è stato effettuato anche a Perugia. Numerose le iniziative di lotta, infine, in Sardegna e in Sicilia. Scioperi, volantinaggi e presidi hanno avuto luogo a Cagliari, Palermo, Messina, Catania e Siracusa.

La Cgil: incomprensibile e inaccettabile posizione padronale

All’accordo siglato il 28 giugno fra Confederazioni e Confindustria  che regola le relazioni sindacali si richiama la segreteria della Cgil.

“Risulta incomprensibile, inaccettabile e lesiva dell’accordo  la posizione assunta da Federmeccanica di non avviare, con un tavolo congiunto, il confronto per il rinnovo del contratto dei meccanici. Ancora più incomprensibile- afferma la Cgil- dopo che la Fiom si è ampiamente spesa per indicare, in un nuovo contratto nazionale unitario, la via per superare le divisioni del passato. La scelta di Federmeccanica rischia, se non viene subito invertita, di perseguire la strada della divisione che porterebbe all’ennesimo accordo separato.”

“Il contratto dei meccanici, come del resto tutti i contratti nazionali- prosegue la nota- si svolgono in una stagione di profonda crisi e forte recessione, con la conseguente contrazione dell’occupazione e del reddito da lavoro; questo, di per sé, dovrebbe suggerire a tutte le parti una stagione di rinnovi contrattuali unitari, per dare concretezza e valore al ruolo negoziale nel contrasto alla crisi. Come Confindustria sa – conclude la Cgil – siamo pronti al confronto per definire da subito l’applicazione dell’accordo del 28 giugno, avendo già impostato una proposta unitaria sui meccanismi certificativi. Ci attendiamo quindi un’accelerazione del confronto, accompagnato da un ripensamento sulle modalità di avvio del rinnovo contrattuale dei meccanici”.

Condividi sui social

Articoli correlati