Serbia. Il presidente Tadic: “Cattureremo Mladic”

BRUXELLES – Non ci sono alternative: catturare Ratko Mladic ed entrare nell’Unione Europea dalla porta di ingresso principale. Potremmo racchiudere in questa frase il senso dell’intervista rilasciata oggi dal Presidente della Repubblica Serbo Boris Tadic al quotidiano nazionale “Blic”.

Sono ormai ben 15 anni che l’ex generale serbo-bosniaco è ricercato dal Tribunale penale internazionale dell’Aia, che lo accusa del genocidio di 8000 civili musulmani a Srebrenica, in Bosnia nel 1995, oltre che dell’ assedio di Sarajevo. Il suo mancato arresto, insieme a quello dell’ex leader serbo-croato Goran Hadzic, non é un segreto, resta uno dei principali ostacoli al proseguo del cammino di Belgrado verso l’adesione all’UE.
”Credo che la localizzazione e l’arresto di Ratko Mladic sia  solo una questione di tempo. Non è il caso di fare previsioni,  ma spero che ciò avverrà in un termine ragionevole” ha dichiarato il Presidente, sottolineando come, sia gli Stati Uniti che l’Unione Europea abbiano riconosciuto al suo governo gli ingenti sforzi fatti per assicurare Mladic e Hadzic all’Aia. Anche perché sostiene il Capo di Stato Serbo, “come tutti sanno Mladic non è un latitante qualunque, ma un soldato con lunga esperienza di guerra. In base alle nostre informazioni anche le persone che hanno già contribuito a nasconderlo possiedono un’esperienza approfondita all’interno di strutture di intelligence e di sicurezza.

Tadic allo stesso tempo non nasconde che la cattura dei due criminali di guerra é fondamentale nella partita che il governo di Belgrado sta giocando sul tavolo dell’adesione all’Unione Europea: ”Voglio che la  Serbia venga liberata dal peso dei criminali di guerra e che nel  pieno delle sue capacità e senza altri ostacoli diventi  candidato all’adesione alla Ue, concentrandosi sulla soluzione  dei problemi che interessano la vita quotidiana della gente”
Una priorità per il governo serbo insomma, ma non é stato sempre così, nota amaramente Tadic, senza risparmiare una freccia avvelenata nei confronti dei governi che lo hanno preceduto, in particolare quello guidato dall’ ex Premier nazionalista Vojislav  Kostunica: “Posso solo riconoscere con rammarico – aggiunge – che in questi 15 anni non c’è stata sempre la volontà politica di arrestarlo. Il precedente governo, purtroppo, non ha affrontato il problema con la necessaria importanza, l’arresto di Mladic come prima priorità esiste solo dal 2008, da quando si é formato l’attuale governo”. Ma il Capo di Stato Serbo va oltre, sostenendo che anche se il Tribunale penale internazionale dovesse cessare domani la sua attività , la Serbia continuerà a dare la caccia a Mladic e Hadzic, “é un nostro obbligo verso le vittime innocenti e le loro famiglie”, dice.

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