Vendola: “Che primarie sono?” Il Pd rischia di sbattere nello scoglio.Torna il Berlusca

ROMA – L’interrogativo lo pone Nichi Vendola.  Si domanda: “Che primarie sono? Sono quelle del Pd? Io voglio un chiarimento.  Non sono un iscritto al Pd e non intendo esserlo.

E non intendo sostenere nessun candidato del Pd. Solo se  saranno primarie  del centrosinistra, allora io intendo partecipare e provare a vincerle”. Alla festa della Fiom, a Torino,una  sua dichiarazione aveva  sollevato molti interrogativi.  “A fine  mese- aveva detto- scioglierò la riserva vera, ho ancora qualche problema da risolvere”.  Il riferimento è alla richiesta di rinvio a giudizio per concorso esterno in abuso d’ufficio. Il 27 settembre  l’udienza davanti al gup dovrà decidere se accogliere o meno le richieste degli inquirenti. “ Ha affermato Vendola:” Chi si vuole candidare in una contesa così complessa ha il dovere di presentarsi  senza che alcuna ombra lo possa accompagnare. E io non solo devo essere immacolato, devo anche apparire immacolato”.

 Il rischio che la consultazione si trasformi in una resa dei conti

Insomma due paletti che il leader di Sel pone su un percorso delle primarie sempre più accidentato, in cui il Pd rischia di  rimanere impallato, di sbattere sullo scoglio.. Quell’impegno preso più volte da Bersani, le primarie devono servire a discutere i problemi del Paese, a dar vita ad un confronti di massa con gli elettori cui sottoporre il programma di ci pensa Renzi a  deviare da da quel percorso, trasformando appunto  quello che potrebbe un grande appuntamento di massa, l rlogo del voto per vincere, in una resa dei conti nel Pd, un congresso mascherato. Ormai la sua è un’orgia da rottamazione.  Prende di mira tutti, ci manca che metta un’asticella, massimo quaranta anni visto che lui ne ha trentasei, oltre la quale si va a casa.  Torna in campo Berlusconi, faccia tirata da qualche passata  del chirurgo plastico, diete faticose nella magione  di  Briatorein Kenia. Snobba  la feasta dei giovani della Meloni che non la prendono bene e si imbarca sulla nave che porta in crociera Sallusti e i suoi fans.  Si sente al sicuro.

 E ricompare il cavaliere in crociera a cantar con Apicella

C’è anche  Apicella per cantare ricordando il suo passato di intrattenitore  del pubblico delle crociere. Qualche battuta sulle donne non guasta mai. Anche se deve stare attento perché a bordo c’ anche la sua “badante” Maria Rosaria Rossi e una giovanissima che si sussurra sia la sua vera  fidanzata. E parte il Berlusconi show.  Si candida, non si candida? Dipenda dalla legge elettorale, dice. Il suo obiettivo è chiaro: dal voto non dovrebbe uscire alcuna maggioranza in modo che l’unica soluzione sia una bella coalizione con un ruolo determinante del cavaliere alla testa del Pdl o di qualcosa di simile. Insomma lui sarebbe l salvatore della  patria. Così si lancia nelle solite promesse, così come anni fa fece  a Porta a Porta , sottolo sguardo benevolo di Vespa che annuiva ad ogni parola del capo. Meno tasse e via Imu. Già che c’è se la prende anche con il fiscal compact, con il rigore delle politiche della Unione Europea che provocano recessione. Dimentica che quelle politiche le ha approvate lui passandole a Monti. Che il suo partito le ha votate in Parlamento.

Il cavaliere elogia Renzi.Non gradisce. “Rottamo tutti, lui per primo

Poi la battuta al veleno nell’elogio a Renzi. “Le cose che dice sono quelle che dico anche io. Se  vince lui il Pd diventa un partito socialdemocratico”. Insomma una benedizione, un augurio al vetriolo.  Renzi non la prende bene. Prima  una battuta: “ Scopriamo che Berlusconi a sua insaputa  è un socialdemocratico” . Poi cambia tono: “ Se vinco io, rottamo tutti gli attuali dirigenti. Primo Berlusconi”.E’ questo il clima per primarie che, come dice Bersani, siano un dibattito sui problemi, sul futuro del Paese?  Di questi problemi non c’è traccia nelle comparsate di  renzi. Eppure proprio n questi giorni  si stanno vivendo ore  drammatiche che riguardano la vita, il lavoro dei centinaia di migliaia di persone. Leggi Fiat, Alcoa, Sulcis, Ilva ed altre centocinquanta   fabbriche in crisi mentre hanno chiuso migliaia di piccole imprese, di aziende artigiane, di negozi.  Se è vero che Renzi ricorda il giovane Berlusconi,<lo imita nello stile disinvolto, il cavaliere  di qualche esponente del Pd. Si tratta di persone che hanno approvato solo poco tempo fa la “carta di intenti” presentata da Bersani, le linee del programma che il Pd intende costruire con le forze progressiste  e riformiste e poi aprire all’alleanza con i moderati, leggi Udc.

 Civati inventa la “ occupy primarie” Ci mancava

Ecco che si candida Pippato, capogruppo alla regione Veneta, Boeri, assessore al comune di Milano, ci  pensa Civati, consigliere regionale della Lombardia. Ha preparato una lettera programma chiedendo il parere degli amici per dar vita a una cosa che chiama “occupy primarie”. Che vuol dire? Non importa. Forse si candida Rosy Bindi per portare un po’ di bianco perché, dice, c’è troppo rosso. Forse anche  Valdo Spini  avversario fiorentino di  Renzi. Tutti del Pd.   Ci sono i candidati di altre forze della costruendo alleanza,  Tabacci,  Ap di Rutelli, Nencini, Psi, e se tanto mi da tanto la fila potrebbe allungarsi. E Vendola il leader di Sel vuole vederci chiaro: “ Per me-afferma – il rinnovamento non è un discorso generico come quello di Renzi,io non voglio rottamare la persona Berlusconi, ma un’intera stagione che è stata caratterizzata dalla precarietà,segnare  una discontinuità profonda nei contenuti sociali”.

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